Su richiesta dei Socialisti e Democratici, oggi il Parlamento europeo ha discusso della decisione del presidente Usa Trump di abbandonare gli accordi Parigi sul clima (COP21). Nel corso del dibattito, il gruppo S&D ha sottolineato la necessità che l’Europa svolga un ruolo guida nella lotta al cambiamento climatico e rafforzi le alleanze con i partner di tutto il mondo. Al dibattito ha fatto seguito un voto sulla condivisione dello sforzo, una parte cruciale della legislazione necessaria all’attuazione dell’accordo COP21 che copre il 60% delle emissioni di gas serra dell’Ue.

Una coalizione progressista guidata dal gruppo S&D è riuscita a far votare una relazione ambiziosa ed equilibrata che ridurrà le emissioni di gas serra del 30% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005 nei settori dei trasporti, dell’agricoltura e delle costruzioni.

Kathleen Van Brempt, vicepresidente S&D sulla sostenibilità, dichiara:

“L’annuncio del presidente Trump di ritirarsi dall’accordo di Parigi sul clima ha sconvolto il mondo. Ma, non dobbiamo dimenticarci che Trump non rappresenta il popolo americano quando si tratta di cambiamento climatico: il 71% dei cittadini Usa è convinto che sia stato importante raggiungere un accordo globale sul clima. 

“Mentre l’amministrazione Trump si appresta a invertire rotta, negli Usa tantissime città, Stati e imprese progressiste stanno attuando politiche sul clima con sempre maggiore velocità. Gli  sforzi attuati da altri dentro e fuori gli Usa mostrano che la decisione di Trump non è la fine del mondo. E’ semmai la fine della supremazia Usa.

“Noi Europei dobbiamo cogliere questa opportunità per lavorare con le città, le regioni e i paesi di tutto il mondo per costruire alleanze forti con obiettivi climatici ambiziosi. Vogliamo che l’Ue sia un leader sul fronte climatico e la normativa sulla condivisione dello sforzo votata oggi mostra che restiamo impegnati nell’affrontare i cambiamenti climatici con tutte le nostre energie”.

 

Miriam Dalli, portavoce S&D sull’ambiente e relatrice ombra sulla condivisione dello sforzo, dichiara:

“Oggi, il Parlamento europeo ha sostenuto la nostra proposta volta a migliorare il piano della Commissione per la riduzione delle emissioni di gas serra nei trasporti, in agricoltura, nel settore dei rifiuti e in quello delle costruzioni, con una riduzione del 30% entro il 2030. Occorre garantire che i governi Ue assumano misure serie per ridurre le emissioni, rispettandogli impegni presi con gli accordi di Parigi. Questa normativa sull’azione climatica fissa una chiara traiettoria verso il 2030 e un obiettivo di più lungo termine per la riduzione delle emissioni entro il 20150. Abbiamo garantito anche maggiori controlli sull’attuazione di questi obiettivi (ogni due anni, invece che ogni cinque come proposto dalla Commissione) e abbiamo allineato il ciclo di revisione a quello globale dell’attuazione dell’accordo di Parigi.

“Nonostante la strenua opposizione dei gruppi di centrodestra del Ppe e dell’Ecr in commissione e il loro tentativo, poi fallito, di annacquare la normativa, siamo riusciti a guidare una coalizione progressista verso una relazione equilibrata e ambiziosa. Dopo l’annuncio di Trump di lasciare l’accordo della COP21, è ancora più importante mostrare che restiamo determinati a fare cio’ che è necessario per salvare il clima e il nostro pianeta”.



Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Membro
Belgio