Il gruppo S&D chiede il rilascio dei manifestanti in Egitto e un’indagine sulla morte di Shaimaa al-Sabbagh

Il gruppo S&D al Parlamento europeo condanna l’uccisione di almeno 16 dimostranti al Cairo avvenuta lo scorso fine settimana durante la manifestazione pacifica per commemorare la rivolta del 25 gennaio. I Socialisti e Democratici chiedono anche che si indaghi rapidamente sulla morte di Shaimaa al-Sabbagh, un membro del Partito dell’Alleanza popolare socialista in Egitto.

In una lettera inviata oggi alla vicepresidente della Commissione europea, Federica Mogherini, gli eurodeputati del gruppo S&D, insieme a colleghi di altri gruppi, hanno chiesto l’avvio di un’indagine su questo omicidio e che i responsabili siano assicurati alla giustizia. Nella lettera si chiede anche il rilascio dei manifestanti pacifici (sei attivisti socialisti e alcuni giornalisti) che sono stati arrestati sabato.

Gianni Pittella, presidente S&D, dichiara:
 
“E’ una tragedia assurda. Shaimaa al-Sabbagh è stata uccisa nell’anniversario della rivolta degli egiziani contro un regime dittatoriale che aveva calpestato la dignità e i diritti umani. La sua morte ci ricorda la spirale preoccupante che in Egitto sta colpendo i diritti e le libertà basilari a partire dal luglio 2013.
 
“Incoraggiamo le autorità egiziane a combattere il terrorismo e a stabilizzare la regione. Tuttavia chiediamo al governo del Cairo di mostrare un reale e concreto impegno per il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali, in accordo con gli impegni presi a livello internazionale”.

Tanja Fajon, vicepresidente S&D, dichiara:
 
“Ci attendiamo una scrupolosa indagine da parte della magistratura. Sabbagh stava portando dei fiori al memoriale della rivoluzione del 2011 in piazza Tahrir quando gli ufficiali di polizia hanno cominciato a disperdere con la forza i manifestanti. E’ stato a quel punto che Sabbagh è stata colpita a morte. Non ci sarà vera democrazia, né riconciliazione senza libertà politica e protezione dei diritti umani. Tutti i giornalisti e i membri del Partito dell’Alleanza popolare socialista devono essere rilasciati.
 
“Chiediamo al governo egiziano di cambiare rotta e mostrare un reale impegno nel rispeto delle libertà e dei diritti fondamentali. Chiediamo inoltre che il governo affronti le preoccupazioni sui diritti umani sollevate, tra i vari documenti, nella risoluzione adottata dal Parlamento europeo il 15 gennaio”.