I Socialisti e Democratici ribadiscono la propria contrarietà ai tribunali privati negli accordi commerciali

Oggi il Gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo ha adottato un libro bianco sul tema del meccanismo di risoluzione delle controversie investitore-Stato (Investor-State Dispute Settlements, ISDS), in cui si ribadisce nostra la forte opposizione all’inclusione di tale meccanismo negli accordi commerciali con gli Usa (TTIP) e il Canada (CETA)
 
David Martin, eurodeputato e portavoce S&D sul Commercio, ha dichiarato:
 
“Oggi i Socialisti e Democratici stanno dando risposta alle migliaia di elettori e alle molte organizzazioni della società civile che hanno sollevato dubbi e preoccupazioni.
 
“Ribadiamo la nostra contrarietà all’ISDS e al TTIP.
 
“Abbiamo dato alla Commissione la possibilità di migliorare radicalmente il capitolo all’interno del CETA relativo all’ISDS per evitare che sia respinto”.
 
L’eurodeputato S&D Bernd Lange, che presiede la commissione del Parlamento europeo per il Commercio internazionale ed è inoltre autore della relazione parlamentare sul TTIP, ha aggiunto:
 
“Gli accordi commerciali non devono mettere in discussione lo Stato di diritto e l'indipendenza dei tribunali. Un arbitrato privato opaco può essere utile solamente alla causa di chi mira al profitto e non trova spazio negli accordi commerciali tra democrazie pienamente sviluppate.
 
“Se la Commissione europea non vuole correre il rischio di fare fallire il CETA e il TTIP, deve tenere conto della posizione del nostro gruppo. Altrimenti non vi sarà la maggioranza necessaria per far passare questi accordi al Parlamento europeo.

“L’iniziativa sul CETA portata avanti da sei ministri del commercio socialdemocratici si muove nella giusta direzione e il Consiglio Ue Commercio dovrebbe raccoglierla. Senza cambiamenti sostanziali del testo, non ratificheremo il CETA”.

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Eurodeputati coinvolti