Gli eurodeputati S&D: “Il nuovo fondo per gli investimenti sarà molto più di una normale banca”

Stasera gli eurodeputati daranno il via libera al Fondo europeo per gli investimenti strategici (Efsi), un nuovo strumento per stimolare la crescita e la creazione di lavoro in Europa. L’Efsi è la base del piano di investimenti da 315 miliardi di euro proposto dalla Commissione europea. Il primo finanziamento è previsto entro la fine dell’anno.
    
In attesa del voto Udo Bullmann, conegoziatore del Parlamento europeo, ha detto:
 
“Sono  fiero dell’esito dei negoziati. Si tratta di un grande successo per il gruppo S&D e per il Parlamento europeo nel complesso. Ora abbiamo uno strumento concreto per dare il via a un’inversione di tendenza delle politiche economiche e per aprire la strada agli investimenti sempre più necessari in Europa.
 
“Il Parlamento è riuscito a compiere i passi necessari a garantire che l’Ue investa nella modernizzazione della propria economia, anziché portarci indietro nel passato. Per la prima volta questi investimenti saranno esplicitamente riconosciuti nel contesto del Patto di stabilità e crescita, invece di venire penalizzati. Questo permetterà a tutti i paesi, compresi quelli che si trovano in una difficile situazione economica, di investire di più.
 
“Inoltre, abbiamo messo fine alla politica del dissimulare e del mascherare, sono attribuite chiare responsabilità ed è garantito il coinvolgimento democratico del Parlamento europeo nella nomina del direttore generale”.

Eider Gardiazabal, negoziatrice del gruppo S&D per la commissione Bilancio, ha aggiunto:
 
“I negoziati sull’Efsi sono stati duri. Sin dall’inizio abbiamo respinto l’idea di prendere denaro dai programmi europei più importanti per finanziare il fondo di garanzia dell’Ue. Alla fine siamo riusciti a ridurre il più possibile i tagli al programma Horizon 2020 (ricerca e sviluppo) e al meccanismo per collegare l’Europa (infrastrutture dei trasporti, energia e banda larga)

Kathleen van Brempt, vicepresidente del gruppo S&D e negoziatrice per la commissione Industria, energia e ricerca, ha affermato:
 
“Ci siamo assicurati che l’Efsi finanzi investimenti per il futuro e non dal passato. Abbiamo spinto per l’introduzione di linee guida e criteri chiari per la selezione dei progetti. Non vogliamo vedere nuovi aeroporti. Vogliamo investimenti legati alle priorità dell’Unione europea sul terreno del cambiamento climatico o in quello dell’efficienza energetica, per esempio.

Inés Ayala Sender, negoziatrice del gruppo S&D per la commissione Trasporti, ha concluso:

“Siamo riusciti a ridurre l’impatto del fondo sul meccanismo per collegare l’Europa, il programma comune europeo più genuinamente a favore di infrastrutture, sistemi e servizi più sostenibili nel settore dei trasporti. Grazie al Parlamento, l’Efsi sarà coerente con il programma TEN-T attivo dal 2014, e includerà esperti dell’Ue sui trasporti. È ora che la Commissione e la Bei dimostrino come l’effetto leva dell’Efsi possa incontrare le necessità di un settore ad alta intensità di manodopera come quello dei trasporti e della mobilità, con particolare attenzione ai nodi urbani”.


Per saperne di più sui risultati principali del gruppo S&D:

http://www.socialistsanddemocrats.eu/sites/default/files/EFSI%20-%201st%...

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Belgio
Coordinatore, Membro
Germania