Gli eurodeputati S&D avvertono: lo svolgimento di elezioni irregolari potrebbe portare a sanzioni da parte dell’Ue contro le Maldive.

Occorre avviare colloqui urgenti tra i partiti per affrontare la questione delle lacune democratiche nelle Maldive o il Paese non sarà in grado di organizzare elezioni libere e l’Unione Europea sarà costretta a considerare l’applicazione di sanzioni, fa sapere il portavoce per gli affari esteri del gruppo dei Socialisti e Democratici, Richard Howitt.

L’eurodeputato laburista è intervenuto a una conferenza stampa ufficiale tenutasi oggi (9 febbraio 2016) nella capitale dell’isola, Malè, parte di una visita ufficiale della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con l’Asia meridionale.

Richard Howitt ha discusso con l’ufficio legale dell’ex presidente Nasheed, che è stato condannato per terrorismo ma che sostiene che la condanna abbia motivazioni politiche. Ha visitato la sua cella nella prigione di Maafushi per verificare le condizioni in cui l’ex presidente è detenuto. Il presidente si trova attualmente a Londra per ricevere un trattamento medico urgente.

L’eurodeputato Richard Howitt è stato correlatore di due risoluzioni del Parlamento europeo che criticavano la democrazia delle Maldive lo scorso anno, la seconda delle quali ha chiesto espressamente sanzioni mirate. Un disegno di legge attualmente in discussione in Parlamento renderebbe illegale per chiunque richiedere supporto per le sanzioni.

In conferenza stampa l’eurodeputato Richard Howitt, che è anche vicepresidente della delegazione, ha detto:

“La nostra presenza a Malè dimostra la nostra profonda preoccupazione sullo stato della democrazia nelle Maldive. L’Europa non appoggia alcuna parte. La nostra preoccupazione riguarda l’apparente mancanza di indipendenza del sistema giudiziario e il mancato rispetto degli standard legali internazionali non solo nel caso del presidente Nasheed, ma anche in molti altri casi. Questo crea un quadro che suggerisce che si tratti di uno strumento deliberato per il trattamento dei dissidenti politici e dell’opposizione”.

L’eurodeputato ha citato anche altri casi, tra cui quello dell’ex vicepresidente Adeeb, del Colonnello Nazim, dello sceicco Imran, e la mancanza di indagini sulla scomparsa del giornalista Ahmed Rilwan Abdullah.

Nel corso della conferenza stampa Richard Howitt ha lanciato due appelli diretti, dicendo:

“Primo, mi auguro che vengano riavviati i colloqui tra i partiti: veri colloqui, con un calendario concordato. Questo può avvenire con un mediatore internazionale, se richiesto, e sappiamo che i nostri amici e colleghi negli Stati Uniti offrono i loro migliori servizi, con il supporto dell’Unione europea. Questi colloqui porterebbero a un accordo sui passi necessari per ristabilire lo spazio politico, la libertà di espressione e la libertà di assemblea, che oggi sono assenti.

“Non può esservi dialogo mentre i leader politici sono detenuti. Tutti i leader dovrebbero essere liberi di prendervi parte, e occorre tenere informata l’opinione pubblica.

“Devo dire che, ad oggi, è difficile pensare che vi siano possibilità che le elezioni del 2018 siano libere e corrette, se le cose non iniziano a cambiare subito.

“Secondo, abbiamo parlato con i vostri parlamentari e li abbiamo sollecitati: più che criminalizzare chiunque chieda sanzioni contro le Maldive, occorrerebbe agire perché non si debba più prendere in considerazione la possibilità di sanzioni. Noi non vogliamo le sanzioni. Non facevano parte della prima risoluzione parlamentare dello scorso anno, ma erano nella seconda. Questa settimana abbiamo effettuato delle valutazioni complete e al rientro a Bruxelles continueremo a considerare tutte le opzioni. Ci auguriamo che il paese riprenda il percorso dello sviluppo democratico, di modo che queste considerazioni non siano più necessarie”.