Oggi, gli eurodeputati S&D hanno dato pieno appoggio all'iniziativa civica europea (European Citizens’ Initiative, ECI) chiamata “Fair Transport Europe”, che mira a porre fine alle pratiche di dumping salariale nel settore, per esempio attraverso l'utilizzo di società fittizie per aggirare le leggi sul lavoro e le norme sulla sicurezza sociale degli stati membri.
 
Oggi, è stato il giorno dell'appello a firmare. Gli organizzatori dell'iniziativa sperano di raccogliere il milione di firme necessario in tutta l'Unione Europea, per obbligare la Commissione europea ad agire.

Maria  João Rodrigues, vicepresidente responsabile per le politiche economiche e sociali, ha affermato:
 
 “I Socialisti e Democratici porteranno avanti la battaglia nel Parlamento europeo per condizioni di lavoro migliori e per la concorrenza leale in Europa.
 
“Stiamo facendo pressioni sulla Commissione affinché aggiorni le leggi sul lavoro, adeguandosi ai cambiamenti nella vita reale, e garantisca che le norme in vigore siano adeguatamente rafforzate. Spero che questa iniziativa dei cittadini ottenga successo e che possa unirsi ai nostri sforzi per prevenire gli abusi sui lavoratori del settore dei trasporti”.

Jutta Steinruck, portavoce S&D per occupazione e affari sociali, ha aggiunto:
 
“Il settore dei trasporti è fondamentale per garantire la libertà di movimento dei beni e delle persone. Come Socialisti e Democratici, però, non possiamo accettare prassi aziendali che portino al dumping sociale e salariale.
 
“Il mercato interno non può funzionare a danno delle giuste condizioni di impiego e dei diritti sociali per i lavoratori del settore trasporti. Occorrono dunque ispezioni sul lavoro più efficaci in tutta Europa”.

Il socialista francese Guillaume Balas, che elaborerà una relazione sulle pratiche di dumping sociale, ha concluso:
 
“Presto avanzerà delle proposte per la lotta al dumping sociale in Europa, per promuovere il principio della parità di retribuzione a parità di impiego sul medesimo luogo di lavoro. È ora che la Commissione europea presenti proposte concrete per porre fine alle forme abusive di lavoro precario, come lo sfruttamento dei lavoratori distaccati, i contratti a zero ore o il lavoro indipendente fittizio.
 
“La parità di trattamento tra i lavoratori dell'Ue e le aziende deve diventare una realtà”.

Eurodeputati coinvolti
Membro
Germania