A margine dello scambio di vedute con il leader del Partito democratico dei popoli (Hdp),  Selahattin Demirtaş, avvenuto oggi durante un incontro del gruppo al Parlamento europeo, il presidente S&D Gianni Pittella ha detto:

 “È con grande piacere che oggi abbiamo ricevuto nel nostro gruppo il nostro amico Selahattin Demirtaş, leader di Hdp, il principale partito politico curdo, che ha ottenuto un ottimo risultato alle scorse elezioni,
“A causa del deteriorarsi della qualità della democrazia turca e della situazione relativa alla sicurezza nel Sud-Est del Paese, i civili, e in particolar modo i curdi, sono presi nel fuoco incrociato tra militanti e forze governative, e sono privati del cibo e dei servizi essenziali.

 “Noi sosteniamo Selahattin Demirtaş nel suo sforzo politico per il dialogo per la pace e la riforma della costituzione.

 “Vogliamo sottolineare che il governo turco deve assolutamente rispettare il pluralismo e la libertà dei media, così come i diritti umani di tutti i cittadini in Turchia.

 “Riguardo al problema curdo, rivolgiamo a tutte le parti un appello per la ripresa del processo di pace, che deve essere accelerato, essendo l'unica soluzione possibile al problema curdo.

 “L'apertura di nuovi capitoli non è un assegno in bianco per il governo. Al contrario, le autorità turche dovrebbero dimostrarsi pronte per le riforme e il cambiamento. Per questo, nel paese deve essere assicurato con urgenza lo Stato di diritto.

L'eurodeputata S&D Kati Piri, relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, ha detto:

 “La visita del leader di Hdp Demirtaş a Bruxelles arriva in un momento in cui la situazione nel Sud-Est della Turchia è molto preoccupante. Per quanto sia riconosciuto il diritto della Turchia a combattere contro il terrorismo, questo deve essere fatto entro i confini dello Stato di diritto e nel rispetto dei diritti umani.

 “Mentre parliamo, civili feriti sono sotto il coprifuoco e non hanno accesso  a cure mediche urgenti, all'elettricità e all'acqua. Sto sollecitando le autorità a garantire agli staff medici l'accesso immediato a città come Cizre.

 “Il supporto alla popolazione locale per una soluzione politica è cruciale, perché la questione curda non può essere risolta con la violenza”.