Fissata la data delle nuove elezioni in FYROM-Macedonia senza un consenso trasversale dei partiti. Il gruppo S&D: persa un'occasione

L'eurodeputato Richard Howitt condanna la decisione di posticipare la data delle elezioni in FYROM-Macedonia , presa unilateralmente la scorsa notte dai partiti di governo senza il consenso dell'opposizione e nel bel mezzo di una crisi politica che dura da tempo.

Non c'era alcun accordo anche sul ritardare le riforme, continua Howitt, il quale insieme a due colleghi del Parlamento europeo, ha preso parte a Skopje alla missione ufficiale di mediazione per trovare una soluzione a questa crisi politica.

In modo eccezionale, l'Unione europea e gli Stati uniti hanno lanciato pubblicamente l'avvertimento che non riconosceranno i risultati delle elezioni pianificate per aprile.

Dopo i colloqui di ieri, che hanno visto il Parlamento adottare una nuova data (il 5 giugno), Richard Howitt ha respinto con forza le dichiarazioni del partito di maggioranza VRMO, secondo cui Unione europea e Stati uniti avrebbero dato specifiche rassicurazioni sul fatto che non si sarebbero espressi sulla credibilità delle elezioni prima della nuova data e che le riforme dei media e i colloqui tra partiti possano essere spostati a dopo le urne.

L'eurodeputato Richard Howitt, che è anche il coordinatore per gli Affari esteri del gruppo S&D al Parlamento europeo, dichiara:

"Mi sono personalmente accertato con l'ambasciatore Usa e con quello Ue che tali 'specifiche rassicurazioni' non sono state date e di sicuro gli eurodeputati non hanno e non avrebbero potuto darle.
"La dichiarazione congiunta Ue-Usa è chiarissima nell'affermare che la credibilità delle elezioni e della scelta della data delle urne è strettamente subordinata al 'lavoro dei partiti politici e al rispetto delle regole'.

"Rispondendo  a una domanda concordata prima della conferenza stampa, l'ambasciatore americano Baily ha detto chiaramente che 'la riforma dei media rimane parte del processo elettorale'".

L'eurodeputato Richard Howitt ha dato rassicurazioni ai membri del partito di opposizione SDSM, che è affiliato al Partito dei socialisti europei, sul fatto che il gruppo S&D manterrà in pieno il sostegno verso di loro nei colloqui. Il gruppo continuerà a spingere perché siano portate avanti proposte di legge a favore della libertà dei media, sulla scia di quanto suggerito dagli ambasciatori di Ue e Usa a Skopje. Per Howitt, una riforma sui media è parte integrante dell'attuazione dell'accordo di 'Przino' raggiunto dai partiti.


In un comunicato congiunto, i mediatori del Parlamento Ue, Richard Howitt (S&D), Eduard Kukan (Ppe) e Ivo Vajgl MEP (Alde) scrivono:

"Esprimiamo delusione per l'opportunità persa di trovare un consenso tra i partiti. La nostra maggiore speranza è che tutti i partiti politici facciano ogni sforzo per creare le condizioni per delle elezioni credibili".