Fermare la carneficina di civili nello Yemen!

Su iniziativa del gruppo S&D, il Parlamento europeo discuterà oggi della brutale guerra per procura nello Yemen che ha causato migliaia di vittime civili portando la popolazione del Paese alla fame. I deputati S&D chiedono che entrambe le parti smettano di colpire i civili e invitano la comunità internazionale, compresi gli Stati membri dell’Ue, a smettere di esportare armi verso coloro che combattono in questa brutale guerra.

Per più di tre anni lo Yemen, il paese più povero del mondo arabo, è stato distrutto da una sanguinosa guerra tra i ribelli Houthi sostenuti dall'Iran da un lato e, dall’altro, la coalizione saudita-emiratina e il governo internazionalmente riconosciuto dello Yemen. Il rapporto presentato di recente dagli esperti delle Nazioni Unite accusa entrambe le parti di violazioni dei diritti umani e possibili crimini di guerra, aggiungendo che la principale causa di vittime civili nella guerra è stata il raid aereo della coalizione guidata dai sauditi.

Il vicepresidente S&D per gli affari esteri Victor Boştinaru dichiara:

“Purtroppo, dobbiamo ricordare ancora una volta alla comunità internazionale la drammatica situazione umanitaria in Yemen. Gli yemeniti muoiono ogni giorno sotto l'indiscriminato bombardamento dei nostri cosiddetti partner economici. Questo conflitto brutale e sanguinoso a lungo termine sta per raggiungere una fase ancora peggiore, mentre continuano gli attacchi e il blocco sui civili. C'è una pressoché totale mancanza di assistenza medica e un crescente rischio di fame per 17 milioni di persone.

“Chiediamo all'Ue e a tutti gli attori internazionali competenti di fare pressioni sulla coalizione per fermare ogni ulteriore aattacco e consentire agli aiuti umanitari di raggiungere tutte le persone bisognose. Entrambe le parti di questo conflitto devono garantire un cessate il fuoco, che consentirebbe potenziali colloqui politici. Solo una soluzione politica può aiutare lo Yemen a ritrovare una certa stabilità. Infine, chiediamo esplicitamente un divieto immediato all'esportazione di armi, sapendo che alcuni Stati membri dell'Ue esportano armamenti molto sofisticati verso i paesi del Golfo, compresa l'Arabia Saudita. L'esportazione di armi agli attori del conflitto non può che alimentare ulteriormente questa guerra tragica e inaccettabile e rischiare di destabilizzare l'intera regione”.

L'eurodeputato S&D Antonio Panzeri, presidente della sottocommissione per i diritti umani, aggiunge:

“Il grave conflitto nello Yemen si trascina da anni e sembra non interessare a nessuno. Tuttavia, è sufficiente vedere la mappa geografica per comprendere l'importanza strategica dello Yemen e capire come questa sporca guerra sia manipolata da interessi lontani da quei territori: dagli Stati Uniti e dal loro alleato saudita da una parte, dall'Iran dall'altra. Gli unici vincitori sono i produttori di armi sparsi in tutto il mondo. Questi interessi condannano quasi tutta la popolazione dello Yemen a vivere con gli aiuti umanitari. La fame e le epidemie sono usate come armi da assalto, azioni che possono essere identificate come crimini di guerra.

“Dobbiamo rompere il silenzio dell'indifferenza che nasconde tutto questo. L'Ue e il suo Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza devono essere chiari nel giudizio politico e ribadire a gran voce le responsabilità del governo di coalizione saudita e denunciare il suo ruolo nel tirare le fila di questo conflitto”.

Contatto/i stampa S&D