Eurodeputati S&D: restano ancora aperte grandi questioni sull'accordo Safe Harbour tra Ue e Usa sul trasferimento dati

In vista dell'incontro di oggi tra le autorità europee di protezione dati, gli eurodeputati S&D sottolineano l'importanza del fatto di aver raggiunto una bozza di accordo tra la Commissione europea e il governo Usa sul trasferimento dati dei cittadini Ue. Tuttavia, secondo gli stessi parlamentari, restano serie preoccupazioni su alcuni punti, in particolare sul fatto che tale bozza non ha risolto quelle criticità, presenti nel precedente accordo Safe Harbour, che sono state dichiarate illegali dalla Corte europea di giustizia lo scorso ottobre.

La portavoce S&D su libertà civili, giustizia e affari interni, Birgit Sippel dichiara:

"E' stato un bene per i cittadini e le imprese europei che una bozza di accordo sia stata raggiunta tra le autorità Usa e la Commissione europea sul trasferimento dati. Tuttavia, l'accordo presentato ieri non pare risolvere i problemi del presente sistema e non sembra affrontare in maniera significativa i rilievi della Corte. Le autorità Usa devono aprire gli occhi e comprendere che servono concrete modifiche ai loro programmi di sorveglianza di massa, se vogliamo dare risposta alle preoccupazioni dei cittadini europei. Chiediamo al governo Usa e alla Commissione europea di riconoscere tali criticità o finiremo per ritrovarci allo stesso punto di due anni fa".

L'eurodeputato Claude Moraes, presidente della commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo, afferma:

"Il Parlamento europeo, fin dall'inizio, ha svolto un ruolo importante nel provare a rendere più sicuro il Safe Harbour e ha a lungo messo in guardia sulle carenze dell'accordo. Abbiamo tenuto diverse audizioni in cui abbiamo posto l'attenzione sulle scappatoie presenti nel testo, soprattutto per quel che riguarda i diritti fondamentali. Temiamo che il nuovo accordo non dia risposte in tal senso. Pur vedendo significative aperture da parte statunitense, tale accordo andrà nella stessa direzione del Safe Harbour."

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice, Membro
Germania