La decisione della Commissaria per la concorrenza Vestager di ricorrere in appello contro la sentenza di luglio della Corte Generale Ue, che ha annullato la decisione della Commissione del 2016 con la quale si ordinava all’Irlanda di recuperare 13 miliardi di euro in aiuti di stato concessi a Apple, è stata salutata positivamente dal Gruppo S&D. Pedro Marques, portavoce S&D in materia fiscale, ha commentato:

“Il nostro plauso alla Commissaria Vestager per la sua determinazione per una maggior equità nella tassazione delle società. Noi tutti ci auguriamo che vinca in appello e che Apple sia costretta a restituire ai cittadini irlandesi tredici miliardi di euro di aiuti di stato ricevuti illegittimamente.

“La doccia fredda arrivata con la sentenza della Corte Ue in luglio e l’incertezza della vittoria in appello, dimostrano chiaramente quanto sia importante e necessario definire norme a livello europeo per combattere la concorrenza fiscale. Per questo chiediamo all’Unione europea di essere pronta all’implementazione di una tassa sul digitale e di un’aliquota minima effettiva di tassazione delle società al 18%, nel caso i negoziati nell’ambito dell’OECD non dovessero andare a buon fine. È arrivato il momento di mettere le nostre norme fiscali al passo coi tempi e di adattare il carico fiscale alle nuove realtà. I giganti del digitale e le grandi multinazionali devono pagare la loro giusta parte di contributo alla società, esattamente come chiunque altro”.

Jonás Fernandez, portavoce S&D in materia di affari economici e monetari, ha dichiarato:

“Nel 2014 Apple pagò solo lo 0,005% di tasse in Irlanda, e questo è ben lungi dal pagare la propria giusta quota di contributo. Nel contesto della crisi innescata dal COVID-19, i nostri cittadini sono ancor meno disposti a tollerare le società che eludono le tasse e hanno pienamente ragione. Norme sugli aiuti di stato sono più necessarie che mai per garantire che le normative fiscali siano applicate correttamente in tutta Europa, ma non sono la soluzione definitiva.

“Noi sosteniamo la strategia del Commissario Gentiloni, di fare pressione sugli stati membri affinché eliminino le strutture che facilitano una pianificazione fiscale aggressiva sotto l’azione del Fondo per la ripresa, utilizzando l’articolo 116. Ci aspettiamo lo stesso impegno per garantire parità di condizioni, da parte di tutti i Commissari Ue. Anche se non rientra direttamente nelle responsabilità delle sue deleghe, nelle audizioni di venerdì prossimo vorremmo capire quale sia la visione di Mairead McGuinnes sulla lotta alla concorrenza fiscale sleale e il suo impegno in qualità di Commissaria designata a promuovere la giustizia fiscale”.

Nota agli editori:

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