Nell’ambito della Conferenza sul futuro dell’Europa i Socialisti e Democratici si riuniranno a  Budapest venerdì 4 marzo per promuovere un percorso progressista per l’Ungheria fondato su democrazia, giustizia sociale e solidarietà nell’Ue. Venerdì la presidente del Gruppo S&D incontrerà i rappresentanti della radio indipendente costretta a spegnere i microfoni, Klubarádió, gruppi della società civile ed ex membri delle autorità giudiziarie ungheresi.

Con la democrazia sotto costante attacco in Ungheria, i membri del Parlamento europeo, i deputati nazionali e rappresentanti delle amministrazioni locali ascolteranno ciò che i cittadini hanno da dire sul proprio futuro, sull’Ungheria e l’Europa, e raccoglieranno i loro suggerimenti per un cambiamento reale. L’intero programma dell’evento è consultabile qui in inglese e ungherese e potrà essere seguito in diretta online dalle 14:00.

Il dibattito si svolgerà sulla piattaforma online del Gruppo S&D#Progressives4Europe, dove i cittadini possono condividere le proprie idee per il futuro dell’Europa.

Iratxe García, presidente del Gruppo S&D, ha dichiarato:

“La settimana scorsa ci ha mostrato come l’Europa sia più forte quando reagisce in solidarietà. Nell’ultimo decennio, il governo ungherese guidato da Viktor Orbán ha preferito l’isolamento nell’Unione europea, attaccandone costantemente valori fondanti come democrazia e Stato di diritto. Questa settimana ci rechiamo a Budapest per promuovere una direzione alternativa per il futuro dell’Ungheria in Europa e per dimostrare agli ungheresi che non saranno mai lasciati indietro. Se agiamo insieme possiamo lottare contro le disuguaglianze che la pandemia ha esasperato in tutta la società e ricostruire l’Europa nel modo giusto, con posti di lavoro sicuri a un benessere sostenibile per tutti. I cittadini ungheresi si sentono impegnati verso la correttezza, la democrazia e l’Europa, non con un governo determinato a distruggere questi valori e che non li rappresenta. I valori di base Ue possono essere sottoposti a seria minaccia in Ungheria, ma come socialdemocratici siamo determinati a riportare la solidarietà al cuore dell’Europa e a far sì che le persone abbiano la forza e la possibilità di generare un cambiamento”.

Klára Dobrev, eurodeputata S&D, ha dichiarato:

“I Socialisti e Democratici sono a Budapest per discutere di un’alternativa alla visione isolazionista di Orbán dal mondo. La Conferenza sul futuro dell’Europa vuole dare voce ai cittadini, ma questo oggi in Ungheria è sempre più difficile perché il governo silenzia le voci critiche e il diritto d’espressione è sempre meno garantito. Noi crediamo che il vero cambiamento sia all’orizzonte nelle settimane a venire. Gli ungheresi avranno un’alternativa con la piattaforma progressista d’opposizione e si troveranno a scegliere tra l’Europa e Orbán. L’aggressione russa ha reso chiaro che lo sbilanciamento verso est del governo a guida Fidesz è stato un completo fallimento e che l’alleato giusto si trova a ovest. Nell’aprire l’evento a fianco della presidente del Gruppo S&D, Iratxe García, vogliamo dare l’esempio su come le donne possano giocare un ruolo cruciale in politica. La rappresentanza delle donne in politica in Ungheria non è solo tra le più basse dell’Ue, ma tra le più basse in Europa in assoluto. Se la politica deve rappresentare le persone, dobbiamo avere più donne nella sfera pubblica e politica in futuro”.

István Ujhelyi, eurodeputato S&D, ha commentato:

“Gli eurodeputati S&D si riuniscono in Ungheria questa settimana per dare risposte e promuovere un futuro dell’Europa che garantisca democrazia e giustizia sociale per tutti. Gli ungheresi sono stati trascinati in una spirale dalla quale vogliono uscire e un’alternativa c’è. Noi siamo lì per ascoltare la voce e le idee dei cittadini e loro ci stanno dicendo di riportare l’Ungheria sul binario giusto. Gli europarlamentari si sono battuti costantemente per proteggere gli interessi dei cittadini ungheresi, il che comporta anche porre in essere misure e strumenti per fermare l’arricchimento degli amici e sodali di Orbán. Durante la pandemia il governo ha investito in clientelismo anziché sulle persone. Se questo governo avesse speso più tempo e profuso più impegno per collaborare con i partner europei in modo costruttivo, come ad esempio nella costruzione dell’Unione sanitaria europea, sarebbe riuscito a incidere sui temi che sono davvero importanti per le persone. Noi ci battiamo per la giustizia sociale e per vincere dobbiamo lavorare insieme in tutta l’Unione europea”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Membro
Ungheria