In seguito a lunghe trattative, ieri sera il gruppo di negoziatori del Parlamento europeo ha raggiunto un accordo con il Consiglio UE per l’istituzione del prossimo programma di ricerca Horizon Europe (2021-2027). Il Parlamento si è adoperato per una solida intesa che garantisse la copertura di tutte le sfere normative fondamentali quali: l’integrazione del tema del clima; lo sviluppo di partnership strategiche a ogni livello; un approccio mission-based, vale a dire fondato su obiettivi specifici e definiti; il ruolo delle piccole e medie imprese (Small and Medium Enterprises, SME) all’interno del nuovo strumento finanziario, il Consiglio europeo per l’innovazione (EIC); le parti del nuovo programma che rappresentano un’estensione rispetto all’edizione precedente. 

Dan Nica, eurodeputato S&D relatore per la cornice normativa del programma e le regole di partecipazione e disseminazione, nonché portavoce S&D su industria, energia e ricerca, ha dichiarato: 

“In soli tre mesi siamo riusciti a negoziare e raggiungere un’intesa su questa importante legislazione destinata a sostenere il programma e a permetterne una tempestiva implementazione.

Attraverso scienza, innovazione e ricerca d’avanguardia, l’Europa può diventare più competitiva, tenere il passo delle sfide globali che si profilano all’orizzonte e ricoprire un ruolo di primo piano nel campo della conoscenza e dell’innovazione. 

“I risultati raggiunti in questa fase testimoniano un solido impegno nei confronti dei cittadini e della comunità scientifica. Ci tengo inoltre a sottolineare che in ambiti di particolare rilievo, il Parlamento s’impegna a negoziare un bilancio da 120 miliardi di euro e a promuovere la partecipazione di Paesi extra UE. 

Soledad Cabezón, negoziatrice S&D della decisione sul programma specifico Horizon Europe, ha dichiarato: 

“L’accordo rafforza la posizione delle piccole e medie imprese, che rappresentano fino al 99,9% delle imprese non finanziarie dell’UE e devono essere abbracciate da questo programma, concepito per favorire l’innovazione. Le piccole e medie imprese sono e rimarranno il maggior motore economico dell’Unione e il neonato Consiglio europeo per l’innovazione allocherà il 70% delle proprie risorse a favore di quest’ultime. Manterrà altresì lo stesso presupposto finanziario dello strumento dedicato alle SME per promuovere l’innovazione incrementale, già esistente in Horizon 2020.  

“Questo accordo, ancora di natura provvisoria, deve ora raccogliere l’approvazione formale del Consiglio ed essere adottato dal Parlamento europeo, dopodiché dovrà essere confermato durante la negoziazione complessiva del Quadro finanziario pluriennale UE. Ci sono ancora dei punti in sospeso, come quello della partecipazione di Paesi terzi – Regno Unito post Brexit compreso – e il Gruppo S&D è intenzionato a mantenere alto il livello di ambizione”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Coordinatore
Romania