I Socialisti e Democratici lanciano un appello per regole chiare e standard minimi sui finanziamenti stranieri in tutti gli stati membri Ue, e il divieto per le attività e le organizzazioni politiche di ricevere donazioni estere. S&D ritiene siano misure necessarie a ridurre il flusso di denaro sporco, aumentare la trasparenza ed evitare che attori stranieri come la Russia, possano interferire nei procedimenti elettivi e referendari in Europa.

S&D accoglie positivamente il documento di lavoro sui finanziamenti segreti delle attività politiche da parte di donatori stranieri, presentato oggi alla riunione della commissione speciale sulle interferenze straniere nei processi democratici dell’Unione europea e sulla disinformazione (INGE).

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Andreas Schieder, europarlamentare del Gruppo S&D e negoziatore in commissione speciale INGE, ha dichiarato:

“Negli ultimi anni abbiamo assistito a diversi tentativi di attori stranieri, spesso della Russia, di destabilizzare i nostri processi democratici attraverso il finanziamento indiretto di alcuni partiti politici. Poco importa se si tratta dell’FPÖ in Austria, del Rassemblement National in Francia, della campagna per la Brexit nel Regno Unito o della Lega in Italia. La Russia segue sempre la stessa strategia: far emergere e rafforzare i partiti di estrema destra nell’Unione europea per consolidarne la posizione nel cuore dell’Europa. Di contro, l’estrema destra può contare su una generosa linea di credito e contributi in denaro per le proprie campagne, di provenienza Russa.

“Ciò è possibile perché la Russia e altri attori approfittano di leggi elettorali non armonizzate nell’Ue, e sfruttano varie scappatoie per muovere fondi segreti, come intermediari, fondazioni, società di comodo, o finanziano annunci politici online e i media. Dobbiamo chiudere le scappatoie, stabilire standard minimi di trasparenza per tutti i partiti in Europa e limitare i finanziamenti esteri, o persino vietarli. In particolare, così come suggerito nel documento di lavoro della commissione INGE, dovremmo evitare che a delle società di comodo sia consentito finanziare i partiti, dato che la provenienza geografica e l’origine dei fondi non è nota. Infine, dobbiamo porre un limite di spesa alle campagne politiche per ridurre la possibilità d’influenza attraverso donazioni ingenti”.

Pierfrancesco Majorino, coordinatore S&D in commissione speciale INGE, aggiunge:

“C’è un utilizzo opaco, per non dire occulto, dei fondi e delle risorse, che dobbiamo portare in superficie a tutti i livelli. Sono convinto che il mondo politico e le istituzioni si siano trovati impreparati alle interferenze degli ultimi anni provenienti dall’esterno dell’Unione europea, con particolare riferimento alla Russia. Per questo abbiamo istituito la commissione speciale INGE, ed è fondamentale continuare a lavorare per elaborare raccomandazioni concrete.

“Dovremmo armonizzare le diverse legislazioni nazionali. Che ogni stato agisca in modo diverso, o abbia regole di finanziamento politico diverse, lascia margine a coloro che dall’esterno vogliono promuovere i propri interessi, e interferire nella democrazia europea per indebolirla.

“Il Gruppo S&D è molto determinato a difendere la nostra democrazia dai tentativi di manipolazione esterna: perché la democrazia è l’espressione della volontà del popolo non degli interessi stranieri o del denaro”.

Note:

Secondo quanto appurato dagli esperti della commissione INGE, negli ultimi dieci anni, Russia, Cina e altri regimi autoritari, hanno fatto arrivare più di trecento milioni di dollari in trentatré Paesi, per influenzare i processi democratici in più di cento occasioni.

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