I Socialisti e Democratici hanno votato a favore di una relazione con la quale s’intende normare l’uso della finanza digitale sul Mercato europeo. Se da un lato riconosciamo l’importanza dell’innovazione in questo settore, noi del Gruppo S&D vogliamo garantire che la stabilità finanziaria, la protezione dei dati e il benessere dei cittadini europei siano al centro di qualsiasi sviluppo futuro. In seguito all’adozione del Pacchetto sulla finanza digitale da parte della Commissione europea, i Socialisti e Democratici si assicureranno che la nuova cornice normativa salvaguardi la sovranità monetaria dell’Ue, gestisca i rischi legati a iniziative di soggetti privati come l’emissione di criptovalute “stablecoin” come Libra, protegga i consumatori e la stabilità finanziaria nel complesso.

Jonás Fernandez, eurodeputato S&D e portavoce in materia di affari economici e monetari, ha dichiarato:

“Il potenziale della finanza digitale di trasformazione dei nostri servizi finanziari e delle nostre economie è innegabile. L’innovazione tecnologica dà accesso ai servizi finanziari di base a tutti i cittadini, li aiuta a compiere pagamenti con maggior facilità, ma potrebbe anche rappresentare uno strumento efficace di accesso alla finanza per le PMI. La digitalizzazione può davvero cambiare i mercati finanziari, offrendo la possibilità di allocare i capitali in modo più efficiente, ampliando le disponibilità di capitale e rendendo i mercati più trasparenti.

“Tuttavia, il potenziale della finanza digitale può essere ottimizzato solo attraverso una cornice normativa e di controllo, confezionata su misura per questo scopo, che riscuota la fiducia di tutti gli operatori e dei cittadini. Il Gruppo S&D farà pressione per una solida cornice di regole che garantisca la stabilità finanziaria attraverso criteri fortemente prudenziali, la protezione di investitori e consumatori, un’appropriata supervisione degli operatori tecnologici col fine di proteggere la privacy e i dati personali, e standard adeguati di contrasto dei cyber attacchi”.

Eero Heinäluoma, negoziatore S&D sui file della finanza digitale, ha dichiarato:

“I negoziati su questo tema sono stati lunghi, ma ciò che siamo riusciti a ottenere è un risultato notevole per i cittadini europei e per il nostro Gruppo. La finanza digitale è nuova, un terreno inesplorato per il mercato europeo, e se vogliamo rimanere al passo, sono necessarie normative robuste e una supervisione adeguata. Centrare l’equilibrio tra l’esigenza normativa e l’innovazione è cruciale.

“La finanza digitale sarà fondamentale per il successo dell’Unione dei mercati dei capitali, grazie al suo potenziale di ampliamento del ventaglio di opportunità finanziarie per le imprese, i cittadini e gli investitori. Tuttavia, vogliamo essere molto chiari: i progressi nel campo delle valute virtuali e i pagamenti digitali vanno perseguiti solo sbarrando ogni possibile scappatoia per il riciclaggio di denaro e non devono comportare restrizioni sui pagamenti in contanti di piccola entità o l’abolizione del denaro liquido. Inoltre, è essenziale che nessuno sia lasciato indietro. Quando ci troveremo a disciplinare la finanza digitale, dobbiamo guardare ai più vulnerabili delle nostre società, che spesso non hanno gli strumenti e le competenze digitali adeguate. Che una robusta normativa sulla finanza digitale sia al servizio dei più, non dei pochi più fortunati”.

Ismail Ertug, membro S&D e vicepresidente per la digitalizzazione, ha commentato:

“Una delle prerogative centrali della sovranità statale è la facoltà di emettere moneta e noi non permetteremo che questa prerogativa sia consegnata nelle mani dei grandi business privati come Facebook. Ciò nonostante, le valute digitali possono essere una valida alternativa agli attuali sistemi di pagamento. Sfortunatamente, i Bitcoin e altre criptovalute sono prodotti ad alto tasso speculativo. Non posso quindi che salutare positivamente qualsiasi iniziativa normativa per la finanza digitale e le criptovalute.

“Una pietra miliare della Decade digitale europea potrebbe essere una valuta digitale europea: l’e-Euro. Potrebbe rappresentare un fattore positivo per il centro finanziario europeo e la sua integrazione nel sistema finanziario globale. Potrebbe diventare una soluzione di pagamento di facile utilizzo a livello europeo, nel rispetto delle normative di protezione dei dati e darebbe ai consumatori un controllo totale dei propri dati in un settore finanziario dominato da dati virtuali”.

Eurodeputati coinvolti
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