L’eliminazione dell’uso degli animali nel campo della ricerca è in corso ma i progressi sono lenti. Questo è il messaggio chiave contenuto nella risoluzione di oggi sui piani d’azione per accelerare la transizione all’innovazione senza l’uso di animali nella ricerca scientifica, nell’istruzione e nelle sperimentazioni.

Nessuno vuol vedere l’utilizzo di animali in laboratorio, anche per scopi scientifici, ma noi sappiamo che in passato la ricerca su base animale ha contribuito in modo significativo ai progressi nel trattamento di molte patologie umane.

L’avanzamento scientifico-tecnologico fornisce molte più opzioni per i test su malattie specifiche o sulla tossicità, ma i metodi che non prevedono l’utilizzo di animali non sono ancora disponibili in tutte le aree della ricerca e in alcuni casi la sperimentazione animale sarà ancora necessaria fino a quando non siano disponibili test che non ne prevedano l’utilizzo.

La nostra risoluzione insiste sull’impiego di test non animali laddove siano presenti. Chiediamo quindi alla Commissione di accelerare la transizione all’innovazione senza l’uso di animali nella ricerca, nelle sperimentazioni e nell’istruzione, con lo sguardo rivolto a una completa eliminazione dei testi animali.

Mohammed Chahim, eurodeputato e vicepresidente responsabile nelle commissioni ambiente e agricoltura, ha dichiarato:

“Il piano d’azione della Commissione per l’eliminazione della ricerca basata sugli animali deve prevedere obiettivi ambiziosi e raggiungibili, e scadenze temporali concrete per una riduzione sostanziale e costante del numero di animali utilizzati nell’Ue per scopi scientifici. Se in alcuni ambiti i metodi non animali sono già disponibili, nei casi in cui gli esperimenti sugli animali fossero ancora indispensabili dovrebbero avvenire solo in condizioni ottimali, minimizzando il dolore, la sofferenza e lo stress, e nel rispetto del benessere degli animali coinvolti.

“Sappiamo che i farmaci o i trattamenti che negli animali risultano sicuri ed efficaci possono non esserlo negli umani e, di contro, vi sono farmaci che probabilmente aiuterebbero gli umani ma sono scartati perché risultati fallimentari sugli animali. Vi sono anche test già disponibili che non prevedono l’uso di animali e che potrebbero produrre risultati più affidabili per l’impiego sull’uomo”.

Eurodeputati coinvolti
Vicepresidente
Paesi Bassi
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