I sofferti negoziati sulla riforma della Politica agricola comune (PAC) tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione si sono chiusi stamattina senza un accordo. I Socialisti e Democratici confermano il loro impegno a lavorare per una PAC sostenibile che migliori i diritti sociali, generi un solido sviluppo economico per gli agricoltori e le comunità rurali, e contrasti il cambiamento climatico.

Paolo De Castro, coordinatore S&D in commissione agricoltura, ha dichiarato:

“Si tratta senza dubbio di un’occasione persa, ma la nostra lotta per trasformare la Politica agricola comune in uno dei perni centrali del pilastro dei diritti sociali, dello sviluppo sostenibile e della crescita economica per le aree e le comunità rurali, continuerà fino a che non si approdi a un accordo progressista con il Consiglio e la Commissione.

“Ieri eravamo davvero molto vicini a una conclusione positiva dei negoziati. Grazie al lavoro dei nostri negoziatori, gli europarlamentari S&D Eric Andrieu, Maria Noichl e Pina Picerno, e alla mediazione cruciale della presidenza portoghese del Consiglio, siamo riusciti a imprimere una svolta in materia di diritti sociali e standard sul lavoro.

“Siamo anche a un passo dal garantire che i fondi siano più mirati per rafforzare la competitività dei nostri agricoltori e di chi è praticamente responsabile della produzione di prodotti alimentari accessibili e di alta qualità per tutti i consumatori Ue, così come dello sviluppo delle aree rurali.

“Tutto questo lavoro e i buoni risultati ottenuti non andranno persi. Ciò nonostante, mancano ancora all’appello degli elementi che noi riteniamo essenziali per puntare alle alte ambizioni ambientali contenute nel mandato negoziale del Parlamento.

“Siamo fiduciosi che, con la buona volontà e la buona fede di tutte le parti coinvolte, si possa raggiungere un compromesso equilibrato prima della fine della presidenza portoghese.

“Insieme possiamo farlo”.

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