S&D chiede protezione online per i consumatori a livello globale

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I membri S&D della commissione legale e di protezione dei consumatori del Parlamento europeo hanno avanzato le proprie richieste per una rete più sicura per gli utenti, in vista della presentazione della nuova Legge sui servizi digitali della Commissione, lungamente attesa. Lo scopo principale deve essere quello di garantire lo stesso tipo di protezione sia online, sia offline. I Socialisti e Democratici chiedono anche che le compagnie straniere con base all’estero, come Amazon, si adeguino pienamente alle leggi europeo sul consumo.

Alex Agius Aliba, negoziatore S&D sulla Legge sui servizi digitali, ha dichiarato:

“Viviamo in un mondo digitale in cui i servizi digitali devono diventare i nuovi servizi del nostro tempo. La loro importanza all’interno della nostra vita sociale ed economica continuerà a crescere e noi dobbiamo stare al passo creando un ambiente digitale costruito sulla fiducia, sulla possibilità di scegliere, e con un alto livello di protezione per tutti i consumatori, i cittadini e le PMI. Per la prima volta, stiamo introducendo a livello Ue nuovi concetti come ad esempio lo “Know Your Business Customer”, norme ex-ante per il settore digitale, responsabilità speciali per il mercato online per garantire la sicurezza dei nostri consumatori, regole più stringenti sulla pubblicità mirata e i meccanismi di intelligenza artificiale, e una portata tale da coinvolgere anche le società fuori dall’Ue. Questa relazione è un passo avanti indispensabile per un miglioramento dei servizi digitali e dell’ambiente digitale per i nostri cittadini e consumatori”.

Christel Schaldemose, portavoce S&D per il mercato interno e la protezione dei consumatori, ha dichiarato:

“Le compagnie estere che forniscono servizi ai consumatori europei devono attenersi alle stesse regole previste per quelle che operano all’interno dell’Ue. Oggi non è così, e la nuova legge dovrà fare chiarezza su questo punto.

“Col voto di oggi, compiamo il primo passo verso questo scopo e mettiamo sul tavolo una serie d’iniziative per garantire le dinamiche di funzionamento del mercato unico digitale e la protezione dei consumatori.

“Abbiamo introdotto il principio “Know Your Business Customer” per ridurre i contenuti illegali online, e una nuova cornice per le relazioni piattaforma-consumatore, la quale punta a garantire trasparenza per il consumatore attraverso obbligazioni di trasparenza sull’identità dei titolari di annunci pubblicitari, che passa anche dall’impegno e la responsabilità della piattaforma. L’iniziativa stabilisce anche che il consumatore debba poter contare sulla garanzia, in automatico, di non essere tracciato o profilato dagli inserzionisti pubblicitari”.

Tiemo Wölken, coordinatore S&D per gli affari legali e relatore del Parlamento europeo in materia, ha aggiunto:

“Con l’evoluzione giorno dopo giorno dei servizi digitali, le norme esistenti per garantire che la sfera digitale sia sicura e rispetti i diritti fondamentali, devono essere aggiornate altrettanto costantemente. Le piattaforme online devono seguire regole chiare e standard procedurali su come trattare i contenuti. Il Gruppo S&D non vuole che siano le società private a stabilire le regole e le politiche in rete, ma una cornice chiara e un sistema di azioni che fornisca chiarezza legale alle piattaforme e garantisca i diritti fondamentali degli utenti.

“Per noi Socialisti e Democratici è importante che la legge sia pienamente applicata anche nell’universo digitale, sia in termini di accesso alla giustizia, sia di legittimazione. Per esempio, quando un contenuto è cancellato, vogliamo sia garantita agli utenti la possibilità di azioni legali attraverso il ricorso a organismi indipendenti e giusti di risoluzione delle dispute negli stati membri. Quando i servizi online non rispettano le regole, vogliamo che vi sia un organismo, come un’agenzia europea, che abbia i poteri necessari per applicare le regole, ad esempio con la comminazione di sanzioni e multe.

“Le regole sulla gestione dei contenuti può anche aiutare a limitare la diffusione virale della retorica dell’odio e della disinformazione. Vogliamo che gli utenti godano di maggior consapevolezza dei contenuti di cui intendono fruire, anziché lasciarli in balia di algoritmi con scopo di lucro che danno priorità a contenuti che ne catturano l’attenzione. Il miglior strumento di lotta contro i contenuti dannosi non è la censura, ma mettere gli utenti in condizione di capire e controllare il tipo di contenuto al quale si espongono”.

Eurodeputati coinvolti
Capo delegazione
Vicepresidente
Malta
Coordinatore, Membro
Germania
Capo delegazione
Membro
Danimarca
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