A margine dell’incontro dei ministri dell’Eurogruppo di ieri e prima della riunione straordinaria del Consiglio europeo di oggi, la presidente dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, Iratxe García, ha dichiarato:

“L’Unione europea può e deve dare una risposta comune forte ai problemi sanitari e socioeconomici innescati dalla crisi COVID-19, ma i leader sembrano poco convinti a intraprendere azioni robuste, e rinviano decisioni importanti. Mi auguro che oggi i leader nazionali dimostrino più coraggio. Alcuni Paesi ci hanno messo troppo tempo a realizzare la magnitudo della crisi, ma ora credo sia giunto il momento di agire in modo deciso.

“È rassicurante poter sentire dalla voce dei ministri dell’economia che faranno tutto il necessario per contrastare la crisi, compreso l’utilizzo immediato del Meccanismo europeo di stabilità. Questo è il momento d’agire. Noi chiediamo un Programma di ripresa economica, con una solida e coerente strategia per la tempestiva smobilizzazione di tutti gli strumenti a disposizione dell’Unione per sostenere la cittadinanza, le PMI e le imprese in generale. Questo comporta il coinvolgimento degli strumenti della Banca centrale europea, della Banca europea per gli investimenti, del Meccanismo europeo di stabilità e delle unioni bancarie.

“Per quanto riguarda Schengen, siamo consapevoli che il controllo dei confini sia necessario in questo frangente straordinario, per proteggere la salute pubblica. Tuttavia, è importante che queste misure siano temporanee e valutate regolarmente. Schengen deve essere salvaguardato, e le misure adottate devono essere coordinate e pianificate, non tramutarsi in una nuova normalità.

“Solo insieme possiamo dare il meglio per proteggere i nostri cittadini. Nessuno stato membro può procedere da solo, poiché il buon funzionamento del mercato unico è cruciale in questo momento, per garantire le forniture e la produzione di cibo, medicinali e altri beni. Dobbiamo anche far sì che le persone possano raggiungere le proprie case, anche se ammalate, o che possano recarsi a prendersi cura dei membri della propria famiglia che hanno contratto la malattia, e che gli europei bloccati in Paesi terzi possano rientrare a casa propria”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna