Oggi la Commissione europea ha presentato le proprie raccomandazioni agli stati membri per coordinare la fase di graduale uscita dal confinamento e riavviare le attività economiche. La proposta della Commissione non è lungimirante rispetto a ciò che noi Socialisti e Democratici ci saremmo aspettati.

Il commento di Iratxe García, presidente del Gruppo S&D:

“Comprendiamo che gli stati membri debbano gestire le proprie competenze e le deleghe che sono previste, e che ogni stato sia in una situazione diversa, ma dalla Commissione ci aspettiamo di più. L’obiettivo è di coordinare una fase di allentamento delle restrizioni che garantisca sicurezza ai cittadini.

“Dobbiamo scongiurare una seconda ondata d’infezioni e avere indicazioni chiare sui tempi e i modi dell’alleggerimento delle restrizioni e delle misure di confinamento. Si dovrebbe contare su un protocollo univoco e condiviso.

“La salute viene naturalmente al primo posto e, prima di procedere in qualunque direzione o muovere nuovi progressi, dovremmo garantire che i servizi sanitari e l’equipaggiamento necessario siano disponibili, il che prevede anche la disponibilità di dispositivi di protezione individuale, tamponi e servizi diagnostici.

“La Commissione è anche responsabile di garantire che la libertà di circolazione dei cittadini, delle merci e dei servizi, sia ripristinata prima possibile. Questo dovrebbe darci indicazioni e spunti per una strategia che preveda tempi e modi per riaprire i confini fra gli stati membri, fornendo certezze a cittadini e imprese.

“In questo momento è cruciale riavviare lentamente e gradualmente l’attività economica in Europa e questo sarà possibile solo attraverso l’adozione di un approccio coordinato. Le nostre economie sono interconnesse e interdipendenti, e l’accesso alle scorte e la disposizione dei lavoratori, spesso dipende da altri stati membri.

“Riguardo la proposta di utilizzare applicazioni in grado di tracciare gli spostamenti dei cittadini attraverso mobile, noi saremo vigili. Questa non è la Cina e la crisi non può mettere in discussione le libertà individuali e i diritti fondamentali. Queste applicazioni devono attenersi in tutto e per tutto alle norme europee in termini di protezione dei dati e privacy. Devono dare prova di affidabilità ed efficienza per abbassare il numero di infezioni e il loro utilizzo deve essere di natura volontaria e temporanea. Gli sviluppatori non dovranno raccogliere, né utilizzare a scopi commerciali e di profilazione i dati ottenuti, e le applicazioni dovranno rispondere a criteri di piena trasparenza e controllo nei confronti delle autorità di protezione dei dati ed essere a disposizione del servizio pubblico”.

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna