Il Tax ruling per Starbucks dimostra che l’Ue deve affilare gli strumenti per garantire giustizia fiscale

Tax and coins on a table

In reazione alla decisione della Corte Generale europea che annulla quella precedente della Commissione con la quale si definiva il tax ruling a favore di Starbucks un aiuto illegale, Jonás Fernandéz, eurodeputato e portavoce del Gruppo S&D in materia economica, ha dichiarato:

“La decisione di oggi della Corte Generale sull’accordo stretto fra i Paesi Bassi e Starbucks dimostra quanto solide e puntuali debbano essere le norme europee per garantire che tutti paghino la propria giusta porzione di tasse. Le norme Ue sugli aiuti statali non sono necessariamente le più adeguate a contrastare l’elusione e l’evasione fiscale. Tuttavia, il fatto che la Corte Generale abbia confermato la decisione della Commissione sull’aiuto di stato concesso dal Lussemburgo alla Fiat, dimostra che la Commissione è nel solco giusto e deve continuare il proprio lavoro investigativo su pratiche di tax ruling sospette.

“Ciò di cui ora c’è bisogno sono riforme importanti, come ad esempio la pubblicazione della rendicontazione country by country (Paese per Paese) o una Base imponibile consolidata comune per l’imposta sulle società (CCCTB), misure che attualmente sono ferme a causa di alcuni stati membri. È inaccettabile che i membri indecisi o refrattari possano dettare il ritmo e bloccare le politiche fiscali progressiste.  Per questa ragione il Gruppo S&D sta portando avanti una campagna per passare dall’unanimità richiesta attualmente su questioni di tassazione, alla maggioranza qualificata. Le persone si aspettano che noi poniamo fine agli scandali legati al tax ruling, pratica che consente alle grandi multinazionali di pagare appena un 1% o 2% d’imposte. Ci auguriamo che finalmente il Parlamento dia ascolto all’appello dei cittadini per una vera giustizia fiscale”.

Eurodeputati coinvolti
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