Il Parlamento europeo ha approvato la revisione del regolamento che disciplina gli standard di emissione di CO2 per i nuovi veicoli pesanti nell’Unione europea. La decisione giunge in un momento cruciale, poiché le emissioni di CO2 dei veicoli pesanti sono aumentate del 25% dal 1990, costituendo più di un quarto delle emissioni totali di CO2 per quanto concerne il trasporto stradale.

La Commissione europea ha inizialmente proposto un’ambiziosa estensione del campo di applicazione del regolamento per includere autobus urbani, pullman, rimorchi e vari altri tipi di autocarri. Inoltre, ha introdotto obiettivi di riduzione delle emissioni di CO2, con il traguardo del 90% fissato per il 2040. In seguito agli sforzi negoziali dei S&D con gli altri gruppi politici, l’ambito della proposta iniziale è stato ampliato per includere gli autocarri di peso inferiore alle 5 tonnellate e i veicoli professionali, come i camion della spazzatura, le betoniere, le spazzatrici stradali e i veicoli di servizio.

Purtroppo, la destra, guidata dal Partito Popolare Europeo (PPE), è riuscita a smorzare gli obiettivi previsti per il 2035. È certamente il percorso sbagliato, visto che la transizione intende portare la nostra economia verso l’azzeramento delle emissioni nette. Affinché l’industria europea dei veicoli pesanti sia leader mondiale, dobbiamo inviare segnali chiari e ambiziosi al mercato.

I S&D hanno anche respinto i tentativi dei partiti di destra di rinviare la scadenza del 2030 entro la quale gli autobus urbani dell’Unione europea dovranno diventare veicoli a emissioni zero.

Gli standard di CO2 per i veicoli pesanti sono un punto essenziale del Green Deal, che il Gruppo S&D ha messo al centro del programma della Commissione all’inizio di questa legislatura e che ora sta realizzando.

Christel Schaldemose, negoziatrice S&D sul fascicolo all’interno della commissione Ambiente del Parlamento europeo, ha dichiarato:

“Per affrontare le sfide poste dal cambiamento climatico, è indispensabile intraprendere azioni coraggiose e decisive. La decisione da parte del Parlamento europeo di ampliare il campo di applicazione, comprendendo i veicoli professionali e gli autocarri più piccoli, insieme a un ambizioso obiettivo di riduzione delle emissioni per il 2040, segna una pietra miliare significativa nei nostri sforzi per affrontare i cambiamenti climatici.”

“Questa revisione rappresenta un chiaro segnale per l’industria europea degli autocarri: gli investimenti nelle tecnologie a combustibile fossile del passato sono destinati a diventare attivi non recuperabili. Investire nella decarbonizzazione, al contrario, è la strada da seguire sia per il nostro clima che per la nostra competitività industriale.”

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Coordinatrice
Danimarca
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