La 43a sessione dell’Assemblea parlamentare paritetica tra i paesi dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico e l’Unione europea (APP ACP-UE) sta per prendere il via a Bruxelles. Da sabato 24 giugno fino al 28, il vertice rappresenterà un’importante occasione per sollevare animati dibattiti e proporre possibili soluzioni comuni per affrontare crisi globali come i cambiamenti climatici, le pandemie, il terrorismo, la povertà e i diritti umani.

La delegazione del Gruppo S&D si assicurerà che l’Assemblea affronti le sfide future con un approccio progressista incentrato sul multilateralismo, la democrazia e lo Stato di diritto, nonostante i chiari tentativi dell’estrema destra di bloccare ogni possibile passo avanti e di interpretare tutte le sfide principali attraverso il prisma della migrazione e della sicurezza. Siamo fiduciosi che questo accordo ACP-UE possa innescare una forte spinta per consentire l’approvazione del tanto atteso Accordo Post-Cotonou, un potente strumento per facilitare il multilateralismo sui conflitti e le violazioni del diritto internazionale.

La delegazione del Gruppo S&D, guidata dal copresidente dell’Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE Carlos Zorrinho, annovera, tra gli altri, i nostri tre vicepresidenti ACP-UE Dan Nica, Christophe Clergeau, Maria Arena e il coordinatore S&D Hannes Heide.

Il co-presidente dell’Assemblea ACP-UE ed europarlamentare S&D, Carlos Zorrinho, ha dichiarato:

“Cambiamenti climatici, crisi umanitarie, sfollamento di popolazioni povere, terrorismo, insicurezza alimentare, aumento dei prezzi a causa della guerra russa contro l’Ucraina e il veto all’approvazione dell’Accordo post-Cotonou tenuto in ostaggio dal governo ungherese prima e da quello polacco ora. C’è solo una parola che ben si adatta a descrivere queste sfide e minacce correlate: sproporzione.”

“Esiste una sproporzione tra le cause e i luoghi di origine di queste crisi e i luoghi in cui le loro conseguenze sono più gravi e diffuse, principalmente nel continente africano e tra le isole dei Caraibi e del Pacifico. Questi effetti sproporzionati possono essere facilmente identificati nelle conseguenze dei cambiamenti climatici nei paesi in via di sviluppo. Provocati principalmente dalle aree più sviluppate del mondo, hanno portato all’aumento della siccità, a carestie, sfollamenti e conflitti, ma anche la carenza di grano dall’Ucraina e di fertilizzanti dalla Russia, a causa della guerra.”

“Non c’è altra soluzione se non la cooperazione globale. Il multilateralismo tra pari è l’unica strada concreta da percorrere.”

“Il processo post-Cotonou ha dimostrato che le aspirazioni geopolitiche dell’UE non sono compatibili con un’UE legata a un modello decisionale basato su ricatti e veti. Questo è il momento del coraggio, il momento di voltare finalmente la pagina del confronto e di iniziare una fase di multilateralismo tra pari.”

Consulta il programma completo qui

 

Eurodeputati coinvolti
Membro
Portogallo
Contatto/i stampa S&D