Il 16 luglio 2023, l’Unione europea e la Tunisia hanno firmato un memorandum d’intesa volto a esternalizzare la politica migratoria dell’UE a un paese terzo, il regime autoritario di Kais Saied. Il Gruppo S&D critica fortemente il contenuto e il metodo che ha portato alla firma del memorandum d’intesa, senza alcun coinvolgimento del Parlamento europeo ma alla presenza del primo ministro italiano Giorgia Meloni e del primo ministro olandese Mark Rutte. Il memorandum deve essere rivisto perché non affronta tutte le preoccupazioni relative ai diritti umani, compresi i diritti dei migranti e dei richiedenti asilo, nonché il continuo deterioramento e rafforzamento della repressione dell’opposizione.

Il vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, Pedro Marques, ha dichiarato:

“Le sfide aumentano: democrazia, stato di diritto, diritti umani sotto assedio; limitazione dei media, dell’opposizione e del diritto di parlare; aumento delle aggressioni di stampo razzista contro i migranti neri. Nonostante tutto questo, senza alcun coinvolgimento del Parlamento europeo e senza alcuna trasparenza su come verranno spesi i fondi europei, la Commissione europea ha firmato un memorandum d’intesa con il presidente tunisino Kais Saied.

“Il Gruppo S&D ha voluto fortemente questo dibattito perchè si dicesse chiaramente in plenaria che l’UE non può finanziare un regime autoritario esternalizzando la gestione della migrazione solo per compiacere le forze di destra in Europa.

"Non è questo il modo di affrontare la migrazione; non è questo il modo in cui vogliamo che sia gestita la politica estera dell’UE. Dovremmo invece sostenere la democrazia e impegnarci con la società civile tunisina che è la più vicina all’Europa nella regione. La Commissione dovrebbe riconsiderare l’accordo UE-Tunisia e renderlo conforme all’obiettivo del trattato nell’ottica di difendere i diritti umani e la democrazia.”

La vicepresidente dei S&D responsabile per gli affari interni, Gaby Bischoff, ha aggiunto:

“Il memorandum d’intesa UE-Tunisia ha un approccio troppo semplicistico a una delle maggiori sfide che l’UE si trova attualmente ad affrontare. Pagare degli autocrati per impedire la migrazione verso l’UE non fornirà soluzioni stabili e a lungo termine ai problemi interni dell’UE in materia di asilo e politica migratoria.

“Con il Nuovo Patto sulla migrazione e l’asilo, abbiamo la possibilità di concordare una politica migratoria comune basata sui nostri valori fondamentali dell’UE e sulla solidarietà, sia nei confronti delle persone che cercano protezione nell’UE sia nei confronti degli Stati membri attraverso un meccanismo di ricollocazione prevedibile e obbligatorio.”

“L’UE dovrebbe smettere di esternalizzare un problema interno pagando un prezzo elevato all’ennesimo paese terzo per impedire l’immigrazione nell’UE.”

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Vicepresidente
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