I Socialisti e Democratici chiedono agli Stati membri di concordare insieme l’istituzione di una base giuridica per consentire la confisca dei beni pubblici russi congelati dalle sanzioni dell’UE ai fini della ricostruzione dell’Ucraina. Questo appello è una priorità per il nostro gruppo, nel quadro dei negoziati sullo Strumento per l’Ucraina, un nuovo strumento destinato a fornire 50 miliardi di euro di sostegno finanziario all’Ucraina nel periodo 2024-2027. Il Parlamento europeo voterà oggi in plenaria la sua posizione in merito.

Per il Gruppo S&D, non c’è dubbio che l’UE debba continuare a sostenere l’Ucraina, che si sta difendendo dalla guerra di aggressione della Russia. Il paese ha bisogno dell’aiuto dell’Unione per continuare a fornire servizi pubblici di base, come scuole, ospedali e pensioni, e per lavorare alle riforme necessarie per la futura adesione all’UE, tra cui il rafforzamento dello stato di diritto, la lotta alla corruzione e il contributo agli obiettivi climatici. Per il Gruppo S&D, è importante che la Verkhovna Rada (il Parlamento ucraino), le parti sociali e la società civile siano strettamente coinvolte nella preparazione del sostegno finanziario dell’UE.

Eider Gardiazábal Rubial, eurodeputata S&D e negoziatrice del Parlamento europeo sulla questione all’interno della Commissione Bilanci del PE, ha dichiarato:

“Sin dall’inizio della guerra della Russia contro l’Ucraina, l’UE ha mobilitato fondi per sostenere l’Ucraina dal punto di vista politico, economico e sociale. Proseguire con questo sostegno è una priorità per il Gruppo S&D e quindi è assolutamente necessario e urgente che questo nuovo meccanismo di 50 miliardi di euro venga approvato. La Russia deve pagare per ciò che sta continuando a fare all’Ucraina. Per questo motivo, i beni pubblici russi dovrebbero essere confiscati per finanziare la ricostruzione dell’Ucraina e risarcire le vittime dell’aggressione. L’importo confiscato verrebbe aggiunto ai 50 miliardi di euro dello strumento che verrà votato oggi. Contiamo che i nostri partner ucraini creino un piano coerente, insieme alla società civile e alle autorità locali e regionali, che venga approvato dalla Verkohvna Rada. Il nostro gruppo si aspetta un elenco dettagliato di riforme e investimenti con tappe definite e un’agenda chiara.”

Włodzimierz Cimoszewicz, eurodeputato S&D e relatore del Parlamento europeo sulla questione all’interno della commissione Affari esteri, ha dichiarato:

“I S&D vogliono e sosterranno le attuali esigenze di bilancio dell’Ucraina, la sua ricostruzione e la preparazione all’adesione all’UE. Tuttavia, i bisogni dell’Ucraina sono colossali e i danni causati dall’aggressore russo sono molto più grandi dell’aiuto che possiamo fornire. Ecco perché l’UE dovrebbe confiscare i beni pubblici russi congelati nei nostri paesi. L’affermazione che ciò non può essere fatto non ha basi legali. L’aggressore non gode di alcuna immunità. Sarebbe un errore imperdonabile se restituissimo denaro agli autori del più grave crimine del diritto internazionale, ignorando le esigenze delle vittime. Non dimentichiamo che la Russia, di sua iniziativa, ha nazionalizzato beni di società occidentali per un valore di decine di miliardi di euro.”

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