Turchia, Pittella: "L'Ue può chiedere riforme ma deve anche sostenere il percorso di integrazione"

Il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo visiterà la Turchia il 29 e il 30 ottobre per dei colloqui con leader e funzionari turchi.

Prima di partire, Gianni Pittella ha dichiarato:

"La Turchia rappresenta uno dei maggiori partner geopolitici, economici e culturali per l'Ue, oltre a essere candidata all'ingresso nella nostra famiglia europea".

 "Noi del gruppo S&D non abbiamo mai approvato l'idea per cui Ankara debba essere tenuta a debita distanza da Bruxelles o peggio ancora isolata. Noi sosteniamo con forza una completa prospettiva europea per la Turchia. Una prospettiva che, qualora si realizzasse, potrà solo aumentare la stabilità e portare sviluppi positivi per l'Unione europea e per la stessa Turchia.

 "La mia visita a Istanbul e Ankara si concentrerà su questo messaggio: vogliamo una Turchia che guardi all'Ue come a un partner naturale. Non importa quanto tempo occorrerà per questo processo: l'Ue deve promuovere le riforme sullo stato di diritto, sulla giustizia, sulle libertà e sui diritti fondamentali. Riforme che aiuteranno la Turchia a rafforzare democrazia e stato di diritto.

"La Turchia, in quanto candidata all'ingresso nell'Ue, ha diritti ma anche doveri. L'Europa ha il diritto di chiedere alla Turchia delle riforme, ma ha anche il dovere di sostenere il Paese in tutti i modi possibili in questo cammino verso l'Unione europea".