Il gruppo S&D accoglie con favore le dichiarazioni di oggi della Commissione contrarie al riconoscimento dello status di economia di mercato della Cina. Tuttavia, chiediamo che alle parole facciano seguito azioni concrete.

Il portavoce S&D sul commercio, David Martin, dichiara:

“Accogliamo con favore il fatto che la Commissione abbia dichiarato ufficialmente che non ci sarà un riconoscimento automatico dello status di economia di mercato alla Cina, annunciando l'intenzione di proporre una nuova metodologia per contrastare il dumping delle importazioni cinesi. E' quello che il Parlamento europeo, grazie alla spinta del gruppo S&D, ha richiesto nella sua risoluzione del 12 maggio. Tuttavia, dovremo garantire che questa nuova metodologia sia capace di proteggere effettivacemente la nostra industria.

“La Cina è un importante partner economico e dovremo continuare a rafforzare i legami tra le nostre economie. Ma queste relazioni devono essere costruite su solide fondamenta. Non possiamo ritrovarci in una situazione in cui le nostre industrie siano in una posizione di svantaggio a causa del dumping dei prodotti cinesi che arrivano nei nostri negozi.

“In merito alla riforma degli strumenti di difesa commerciale, dobbiamo agire adesso o presto non avremo più una industria Ue da difendere. Le comunità manifatturiere d'Europa non possono sopportare ulteriori ritardi. Sono in gioco posti di lavoro, intere città che non possono permettersi di perdere la loro principale fonte d'occupazione”.

La portavoce S&D per le relazioni commerciali con la Cinia, Alessia Mosca, dichiara:

"Ribadiamo che il Parlamento respingerà ogni riforma che potrebbe indebolire la competitività e le protezioni dei lavoratori in Europa a fronte di pratiche sleali. Analizzeremo a fondo le proposte della Commissione se e quando saranno rese pubbliche e sosterremo solo quelle che saranno in linea con l'impegno della commissaria Malmstrom di adottare una nuova metodologia.

“Accoglieremo con favore solo una riforma che risponda alla richiesta del Parlamento di una politica commerciale più equa per i nostri lavoratori e le nostre imprese. Inoltre, chiediamo che la proposta venga presentata in tempi rapidi. La Commissione deve capire che il tempo per l'Ue sta scadendo vista la deadline di dicembre.

“Per quel che riguarda la modernizzazione degi strumenti di difesa commerciale, condividiamo l'appello della commissaria Malmstrom perché si raggiunga un compromesso in Consiglio. Ogni stato membro dovrebbe assumersi le proprie responsabilità e garantire condizioni commerciali più eque per i nostri cittadini e i nostri lavoratori. Sosteniamo pertanto ogni impegno che possa aiutare a superare la situazione di stallo durante la presidenza slovacca”.

Nota per i giornalisti

Il Collegio dei Commissari ha discusso oggi del riconoscimento dello status di economia di mercato della Cina e degli aspetti tecnici connessi che saranno inclusi nella proposta della Commissione da adottare entro la fine dell'anno.

La commissaria Malmstrom e il vicepresidente Katainen hanno chiarito durante la conferenza stampa che non ci sarà un riconoscimento automatico dello status di economia di mercato della Cina e che nella proposta sarà inclusa una nuova metodologia non-standard basata sui prezzi internazionali. La nuova metodologia potrà essere applicata nei casi di distorsione dei prezzi delle importazioni da qualsiasi paese terzo, Cina inclusa.