Socialisti e Democratici europei: "Riprendere i negoziati per l’adesione all’Ue è vantaggioso sia per l’Ue che per la Turchia"

I Socialisti e Democratici europei invitano il Consiglio e la Commissione europea a riprendere i negoziati di adesione all'Ue con la Turchia. Allo stesso tempo sollecitano il governo turco a continuare e velocizzare il processo di riforme per soddisfare i criteri di Copenhagen per l’adesione.

A margine del dibattito sulle relazioni di valutazione sulla Turchia che si è tenuto oggi alla commissione Affari esteri del Parlamento europeo, Gianni Pittella ha detto:
 
 “L’Unione Europea deve mantenere i propri impegni riguardo il processo di adesione della Turchia, lasciando la porta aperta a un’adesione completa.
 
 “Il processo di negoziazione per entrare nell’Unione europea rafforza la stabilità e la democrazia per la Turchia e per la regione. E deve andare avanti.

“La Turchia, come candidato per l’adesione, deve rispettare pienamente i due principi fondamentali di democrazia e pluralismo politico, per conformarsi a tutti i criteri di Copenhagen.
 
“Nuovi negoziati con la Turchia, in particolare sui capitoli 23 e 24 (che riguardano il Sistema giudiziario e i diritti civili), permetterebbero ad Ankara di rafforzare lo Stato di diritto, di migliorare la stabilità e la democrazia nel Paese. Noi, in quanto principale gruppo politico progressista del Parlamento europeo, chiediamo alle autorità turche di consentirci di aiutare la Turchia ad avvicinarsi all’Ue".

L’eurodeputata S&D Kati Piri, che ha seguito i negoziati sulla Turchia per conto del Parlamento europeo, ha detto:
 
“Senza dubbio la Turchia e l’UE sono partner strategici. E quando ci sono problemi nelle relazioni con un partner così importante non possiamo semplicemente andarcene e lasciare il paese isolato, ma dobbiamo aumentare il nostro impegno.
 
“La  singolare situazione con la Turchia è che, essendo un paese candidato, abbiamo molti più strumenti a disposizione per intervenire rispetto ad altri paesi vicini all’Europa. Di conseguenza, nella mia relazione, invito l’Ue a usare tutti gli strumenti a disposizione nel processo di negoziazione per intervenire e per dare alla Turchia la possibilità di dimostrare che è sinceramente impegnata nel campo delle riforme democratiche".