Secolarismo e democrazia sono fondamentali per l’integrazione della Turchia in Europa

Il gruppo S&D rivolge un appello al presidente del parlamento turco, Ismail Kahraman, affinché insista sulla necessità che la nuova costituzione turca sia adeguata a uno Stato secolare e democratico.

Una costituzione religiosa sarebbe inaccettabile per una democrazia turca, e potrebbe mettere seriamente in discussione il processo dei negoziati di adesione della Turchia all’Ue.

Le dichiarazioni di Kahraman, così come il recente atteggiamento nei confronti della libertà di espressione, dei giornalisti e del pluralismo, sono controproducenti e rischiano di compromettere il processo di adesione della Turchia.

L’eurodeputato Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, la politica di vicinato e l’allargamento, ha detto:

“La Turchia, in quanto paese candidato per l’adesione, deve rispettare in pieno i due principi fondamentali di secolarismo e democrazia. In caso contrario rischia di compromettere le sue prospettive di adesione all’Ue.

“Fondamentalismo e nazionalismo sono totalmente incompatibili con i valori europei. La Turchia deve sfruttare la sua leadership regionale e il suo rapporto privilegiato con l’UE per dare orientamenti per utilizzare la religione nella lotta al fondamentalismo religioso”.

“La scorsa settimana ad almeno quattro giornalisti è stato negate l’accesso al paese, e un editorialista turco-olandese è stato trattenuto con l’accusa di aver criticato il presidente Erdoğan sui social media”.

Kati Piri, eurodeputata S&D e relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, ha detto:

“La situazione della libertà di stampa in Turchia ha toccato nuovi minimi. Nel tentativo di mettere a tacere le critiche, non sono più presi di mira solamente i giornalisti turchi o pro-curdi, ma anche la stampa straniera.

“In un paese democratico, tutti i giornalisti dovrebbero essere in grado di fare il proprio lavoro liberamente. Chiediamo al governo turco di porre immediatamente fine alle restrizioni alla libertà dei media e di rispettare la libertà di espressione di tutti i cittadini. È inaccettabile che l’editorialista olandese Ebru Omar non possa lasciare il paese”.