S&D: serve un’azione internazionale per fermare l’avanzata dell’Is

Il gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo condanna con forza gli omicidi indiscriminati, le conversioni forzate, i rapimenti e il mercato delle donne praticato dal cosiddetto Stato islamico. Il gruppo S&D è convinto che l’Is rappresenti una minaccia grave per la stabilità e la sicurezza del Medio Oriente e del mondo intero. Pertanto, gli eurodeputati S&D sostengono gli sforzi internazionali per fermare l’avanzata dell’Is, incluso l’uso di mezzi militari laddove necessario, nel rispetto delle norme internazionali.

Il gruppo S&D ha lanciato una campagna (#EUWakeUp) per sottolineare che è ora che l’Europa giochi un ruolo più deciso e di peso sullo scenario internazionale. L’Ue deve agire al fianco dei suoi alleati, regionali e internazionali, e combattere per debellare questa ideologia pericolosa, proteggendo migliaia di persone minacciate dall’Is in Iraq e Siria.

L’eurodeputato e vicepresidente S&D per gli Affari esteri, Victor Boştinaru, afferma:

“Tutti i paesi della regione dovrebbero mettere da parte le loro differenze e lavorare insieme per sconfiggere l’Is. L’Ue, in particolare, dovrebbe svolgere un ruolo chiave per facilitare il dialogo tra i principali attori regionali, come l’Arabia Saudita e l’Iran.

“Occorre esplorare tutte le possibilità per contenere l’Is in Siria, sempre però nel rispetto del diritto internazionale.

“Il gruppo S&D sostiene l’utilità di assistere militarmente il governo regionale curdo in Iraq, nella sua lotta contro l’Is”.

L’eurodeputato Richard Howitt, il coordinatore del gruppo S&D per gli Affari esteri che ha negoziato la risoluzione, dichiara:

"Il nostro gruppo si unisce compatto al Parlamento europeo nell’esprimere il suo profondo sdegno nei confronti della follia omicida brutale che ha colpito larga parte dell’Iraq e della Siria, e nel ribadire il suo pieno sostegno alla coalizione internazionale che si è formata per combattere tale follia.

“Ci rendiamo conto che molti musulmani nel mondo arabo e in tutta Europa sono sconvolti da tale orribile violenza. Anche se c’è chi vorrebbe definire questo uno Stato islamico, noi ribadiamo che non si tratta di una lotta contro l'islam ma contro il terrorismo .

“L'uccisione di operatori umanitari la cui unica motivazione è quella di aiutare gli altri è un atto di indicibile disumanità”.