S&D: ora più che mai occorre un rendicontazione paese per paese che garantisca la trasparenza aziendale delle multinazionali

Il vicepresidente della Commissione europea Valdis Dombrovskis ha assicurato oggi al gruppo S&D che il Parlamento europeo avrà voce sulla proposta di una rendicontazione paese per paese per le multinazionali.

"La Commissione è decisa a rispettare la proposta di un pieno coinvolgimento del Parlamento europeo”, ha detto durante una conferenza organizzata dal gruppo S&D a Bruxelles.

La conferenza (“Una rendicontazione pubblica paese per paese: raggiungere la trasparenza fiscale per le imprese”) ha visto la partecipazione di diversi esponenti della società civile, dell’Ocse, del mondo della politica e dell’università. 

La portavoce del gruppo S&D per gli affari legali Evelyn Regner dichiara:

"Come abbiamo visto con lo scandalo LuxLeaks e il caso Apple in Irlanda, se consentiamo ai singoli Stati membri di avere un veto su questa normativa, non avremo mai la possibilità di far luce sulle pratiche oscure delle aziende.

"Pertanto è essenziale che il Parlamento usi in pieno i suoi poteri legislativi emendando la Direttiva sulla contabilità. Questa normativa è cruciale se vogliamo riguadagnare la fiducia dei nostri cittadini. L’opinione pubblica, inclusi gli azionisti delle grandi società, hanno il diritto di essere informati su dove le aziende pagato le loro tasse e dove ottengono i loro profitti. Senza una rendicontazione pubblica paese per paese, non combatteremo mai il sistema delle ‘letterbox-company’ (le società-casella postale) che ha consentito abusi ed elusioni del fisco".

Il portavoce del gruppo S&D sul tema in commissione Affari economici e monetari, Hugues Bayet aggiunge:

“Se vogliamo un mercato unico sano e un’economia che funzioni per tutti, è essenziale stabilire un sistema comune per la tassazione delle aziende.

"I profitti delle multinazionali vanno tassati nei paesi in cui i profitti sono generati. L’elusione e l’evasione fiscali da parte delle multinazionali creano una concorrenza sleale. Le multinazionali sono le uniche società che traggono profitto da questo sistema, a scapito di Pmi e cittadini.

"Tra i punti chiave su cui dobbiamo continuare a dare battaglia c’è la proposta della Commissione europea di rendere obbligatoria per le multinazionali la pubblicazione dei loro dati di bilancio. Si tratta di un buon punto di partenza, ma la Commissione deve andare oltre: tutte le grandi multinazionali vanno toccate, non solo la punta dell’iceberg. In aggiunta, le multinazionali devono pubblicare le informazioni su tutte le loro attività nel mondo e non solo nell’Unione europea o nelle giurisdizioni della black list.

“Solo quando tutti pagheranno la giusta quota di tasse, potremo costruire una società armonizzata per fornire tutti i servizi di cui i cittadini hanno bisogno: una sanità di qualità, un’istruzione di qualità per tutti, la garanzia di vivere in sicurezza”.

Eurodeputati coinvolti