S&D: “L’Ue deve mantenere le promesse sull’aiuto allo sviluppo”

Il gruppo S&D del Parlamento europeo ha accolto con favore l’adozione di oggi della relazione “Finanziamento dello sviluppo”, che sottolinea la necessità per l’Europa e per gli Stati membri di riaffermare la loro leadership politica e mantenere il loro impegno sugli aiuti pubblici allo sviluppo (Official Development Assistance, ODA, ndr).

L’Ue deve continuare a garantire che l’aiuto allo sviluppo sia più efficace e meglio coordinato.

La risoluzione di oggi rappresenta l’input del Parlamento europeo per la posizione dell’Ue alla conferenza di alto livello di Addis Abeba di luglio.
 
L’eurodeputato e relatore del gruppo S&D Pedro Silva Pereira ha affermato:
 
“Sono molto contento dell’ampio appoggio ricevuto dalla mia relazione e sollecito la Commissione e gli Stati membri a tenerne conto nel difendere la posizione dell’Ue alla conferenza di Addis Abeba di luglio sul finanziamento dello sviluppo.
  
“La relazione chiede all’Ue di restare fedele ai suoi valori e di dare il proprio pieno appoggio al finanziamento dell’agenda per lo sviluppo post-2015.
 
“Come la crisi nel Mediterraneo dimostra, le politiche di sviluppo sono la chiave per un mondo più inclusivo e pacifico, e dunque dovrebbero essere adeguatamente finanziate. Senza impegni ambiziosi, concreti e credibili ad Addis Abeba, gli obiettivi sostenibili futuri rischiano di diventare soltanto belle parole”.
 
Il portavoce S&D per lo sviluppo internazionale, Norbert Neuser, ha affermato:
 
“È ora che gli Stati membri facciano ciò che hanno promesso fin dal 2000, vale a dire che impegnino lo 0,7% del proprio Pil per gli aiuti pubblici allo sviluppo. È una disgrazia che solo 4 Stati membri su 28 abbiano mantenuto le proprie promesse.
 
“A tal riguardo incoraggio il Parlamento a rivedere la propria posizione sui minerali provenienti da zone di guerra. Se non siamo coerenti nelle nostre politiche e permettiamo che i conflitti siano finanziati perché non adottiamo norme vincolanti sulle certificazioni, non dovremmo sorprenderci se i nostri sforzi per lo sviluppo otterranno scarsi risultati”.