Gli eurodeputati S&D hanno chiesto alla Commissione europea di aprire un’indagine sulla condotta fiscale di McDonald’s in Europa.

Secondo un recente studio condotto da un’alleanza di sindacati europei e americani presentato oggi alla commissione speciale sugli Accordi fiscali del Parlamento europeo, McDonald’s ha trasferito 3,7 miliardi di euro di profitti a una controllata con sede in Lussemburgo tra il 2009 e il 2013, e ha pagato solamente 16 milioni di euro di tasse. Per questo motivo, gli stati membri dell’Ue hanno perso un miliardo di euro di entrate fiscali. (Leggi lo studio sulla frode fiscale)

Il portavoce S&D per la commissione speciale sugli Accordi fiscali, Peter Simon, ha dichiarato:

“Se i risultati preliminari dell’esame della Commissione europea confermano le conclusioni dello studio, il modello fiscale di McDonald’s è chiaramente indecente ed è uno schiaffo in faccia al contribuente medio.

“Qualcosa sembra essere andato fuori posto e deve essere rimesso in carreggiata il prima possibile. Se si ha consapevolezza del fatto che McDonald’s, il secondo maggior datore di lavoro mondiale, è stato ripetutamente criticato per azioni di social dumping, diventa particolarmente evidente l’urgenza di rendere finalmente illegale questo tipo di regimi fiscali illegittimi.

“La presentazione dei sindacati, dei consulenti tributari e degli auditors fiscali ha rivelato chiaramente che l’elusione fiscale illegittima è diventata un modello di business che si sta espandendo a tutte le industrie. Il tax ruling, che originariamente dovrebbe servire ad aumentare la sicurezza degli investitori, viene invece utilizzato per scopi di dumping fiscale. In futuro questo tipo di modelli illegittimi di elusione fiscale devono diventare illegali”.

La portavoce S&D per gli Affari economici e monetari e negoziatore per il Parlamento europeo sulla relazione TAXE, Elisa Ferreira, ha aggiunto:

“Dal momento che la Commissione europea – allertata dalle scoperte dello studio – sta sta indagando sulle pratiche fiscali, tra gli altri, di McDonald’s, noi Socialisti e Democratici chiediamo che alla commissione speciale sugli Accordi fiscali sia garantito l’accesso immediato a tutte le informazioni rilevanti riguardo al tax ruling.

“Il presidente della Commissione europea, Jean-Claude Juncker, ha dato altissima priorità alla lotta contro l’elusione fiscale. Ora ha l’obbligo di dar seguito alle proprie promesse.

Diversi rappresentanti dei sindacati hanno dato testimonianza oggi, in commissione, della situazione di crisi del personale e delle condizioni delle autorità fiscali negli ultimi anni a causa delle politiche di austerità.

L’eurodeputata Annelise Dodds, che preparerà una relazione dal titolo “Portare trasparenza, coordinamento e convergenza alle politiche fiscali delle aziende nell’Unione”, ha concluso:

“Secondo le statistiche – una relazione del Dipartimento di ricerca del partito laburista in Gran Bretagna per la Federazione sindacale europea dei servizi pubblici  - la crisi e le conseguenti misure di austerità hanno causato una significativa riduzione del numero di ispettori fiscali in molti stati membri dell’Ue.

“Non solo questo ha inviato un segnale sbagliato, ma ha anche causato problemi economici sostanziali. Gli ispettori fiscali generano entrate regolari, che superano di gran lunga i loro salari. Oltre a ciò, regole fiscali stringenti non servono a nulla se non possono essere monitorate per via delle risorse insufficienti destinate agli staff. Chiediamo alla Commissione europea di garantire che tutti gli stati membri prendano misure immediate per fermare i tagli alle amministrazioni fiscali in Europa”.