S&D: "Immediato cessate il fuoco nel sud-est della Turchia per evitare ulteriori vittime civili"

Venerdi' 19 febbraio, una delegazione del gruppo dei Socialisti e Democratici (S&D) al Parlamento europeo ha visitato Diyarbakir nel sud-est della Turchia, a due giorni dall'attacco terroristico ad Ankara. La delegazione è stata guidata dal vicepresidente S&D Knut Fleckenstein. Con lui, gli eurodeputati Kati Piri, negoziatrice del Parlamento europeo in Turchia, e Richard Howitt, coordinatore del gruppo per gli affari esteri e membro della commissione parlamentare congiunta Ue-Turchia. Con gli eurodeputati del gruppo S&D c'era anche una delegazione del Partito socialista europeo (Pse) guidata dal vicepresidente Jan Royall.

Il vicepresidente S&D per gli affari esteri e le politiche di vicinato e di allargamento, Knut Fleckenstein, ha dichiarato:

"A nome del gruppo S&D vorrei prima di tutto estendere le mie condoglianze ai famigliari delle vittime dell'attentato  terroristico ad Ankara e auguro una pronta guarigione a chi è rimasto ferito. Concordiamo in pieno con l'approccio di Selahattin Demirtaş, leader dell'HDP, che spinge per una soluzione pacifica al conflitto.

"In secondo luogo, voglio dire con forza che serve un immediato cessate il fuoco tra le forze di sicurezza turche e il Pkk, in modo da evitare ulteriori vittime innocenti tra le persone che, pur non essendo parte del conflitto, si trovano nella zona di guerra. Vorrei anche estendere le condoglianze ai famigliari delle vittime che abbiamo incontrato durante la nostra visita. Una volta stabilito il cessate il fuoco, entrambe le parti devono tornare a sedersi al tavolo dei negoziati".

L'eurodeputata S&D e relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, Kati Piri, ha affermato:

"Il Pkk deve abbandonare le armi immediatamente ed esercitare la propria influenza sulle milizie giovanili presenti nelle città affinché facciano lo stesso. Il ritorno alla violenza sta causando la morte di tantissimi curdi e turchi innocenti e ha spinto il Paese sull'orlo di una guerra civile.

"Pur conducendo operazioni di sicurezza, le forze armate turche devono rispettare i diritti umani ed evitare una punizione collettiva contro la popolazione locale nel sud-est della Turchia. Occorre fare massima chiarezza sul massacro che c'è stato a Cizre ed evitare che una cosa del genere possa accadere ancora. A tal proposito, accolgo con grande favore la decisine del governatore di Diyarbakir di consentire a sei civili di lasciare in sicurezza le zone sotto coprifuoco. Speriamo che a tale azione ne seguano altre simili per le tantissime persone, bambini inclusi, che si trovano in queste zone.
"E ' fondamentale un accordo immediato sul cessate il fuoco e che ripartano i colloqui di pace. Non vi è alcuna soluzione militare alla questione turca".

L'eurodeputato Richard Howitt, coordinatore S&D per gli affari esteri e membro della commissione parlamentare congiunta Ue-Turchia, ha aggiunto:

"Per superare l'enorme diffidenza e la mancanza di comunicazione tra i politici curdi locali e il governo turco, abbiamo chiesto che si raggiungesse un accordo con la Mezzaluna Rossa o un'agenzia umanitaria indipendente simile per l'evacuazione dei civili dalla zona di conflitto.

"Se un cessate il fuoco per favorire gli aiuti umanitari è stato possibile in Siria, non puo' non accadere lo stesso per il sud-est della Turchia".