Durante la sessione plenaria odierna, il Gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo chiederà agli stati membri di adottare la cosiddetta direttiva ‘Women on boards”. Quest’ultima introduce una procedura aperta e trasparente per portare al 40% la quota di donne all’interno degli organi direttivi non esecutivi delle società europee.

La Commissione Europea presentò la proposta nel 2012, il Parlamento prese posizione l’anno seguente, ma da allora è stata bloccata da una minoranza di stati membri all’interno del Consiglio. L’anno scorso, in autunno, il nuovo governo spagnolo a guida socialista sciolse le riserve manifestate in precedenza. Ora quindi chiediamo alla Presidenza della Romania di rimettere in agenda questa importante questione. Esiste il rischio che la prossima Commissione ritiri la proposta se non raggiungiamo un accordo prima di fine mandato.

Il leader S&D Udo Bullmann ha commentato:

“Tutti parlano di fare della parità di genere una realtà. Ora credo che se in Europa esiste realmente il desiderio e la volontà di beneficiare alla pari delle risorse di uomini e donne, sia giunto il momento di mettere le carte in tavola.

“Sono felice della decisione presa dal governo di Pedro Sanchez di sciogliere le riserve che il suo predecessore conservatore nutriva sulla direttiva “Women on boards”. Ora ci aspettiamo che gli altri stati membri tengano il passo e neutralizzino quella minoranza che, di fatto, ha tenuto al palo questa importante direttiva troppo a lungo.

“Questo messaggio è diretto in modo particolare al mio Paese, la Germania, dove la coalizione nostra partner, la CDU/CSU, è ancora contraria. Mi auguro di non dover sentire ancora false argomentazioni come quella che, in Germania e in Europa, non vi siano donne qualificate a sufficienza, perché ne abbiamo!

Evelyn Regner, eurodeputata S&D e correlatrice per questo delicato tema alla commissione affari legali ha dichiarato:

“I progressi delle donne nell’ambito degli organi dirigenziali delle aziende sono ancora troppo lenti. Se vogliamo essere seri e garantire pari opportunità a uomini e donne nel ricoprire posizioni apicali, abbiamo bisogno di questa direttiva.

“Non ho dubbi che tutti trarremmo beneficio da queste nuove regole, in primis le aziende. Le società più performanti hanno dei consigli di amministrazione estremamente variegati, ai quali i dirigenti apportano un ampio ventaglio di esperienze e prospettive diverse. Anch’io ritengo che un maggior equilibrio di genere negli organi direttivi rappresenterebbe un buon esempio e avrebbe ripercussioni a cascata sull’intera cultura imprenditoriale.”

Iratxe García Pérez, portavoce del Gruppo S&D per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere ha aggiunto:

“Per anni, i Socialisti e Democratici si sono impegnati senza sosta per una reale parità di genere e ci siamo messi a disposizione della Commissione Europea per concepire e mettere la direttiva ‘Women on boards’ al centro di un tavolo di discussione. Il Parlamento europeo ha fatto la propria parte adottandola almeno sei anni fa. Ora è tempo che anche il Consiglio prenda una posizione. Dobbiamo assicurarci che il talento femminile non sia più escluso dai livelli dirigenziali apicali.

“Prima delle elezioni europee, l’Unione europea dovrebbe dare un segnale forte per dimostrare che la parità di genere è un argomento che le sta a cuore, non solo a parole, ma anche attraverso azioni concrete.”

 

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna
Coordinatore
Germania
Membro
Austria
Contatto/i stampa S&D