S&D: è ore che Albania ed ex Repubblica jugoslava di Macedonia inizino i colloqui di adesione all'Ue

I Socialisti e Democratici accolgono con favore la raccomandazione della Commissione di aprire negoziati di adesione con l'Albania e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia. In riconoscimento degli sforzi compiuti da entrambi i paesi per attuare le riforme, chiediamo agli Stati membri di approvare la raccomandazione della Commissione. Esprimiamo invece sulla Turchia.

 

Commentando il pacchetto sull'allargamento, Victor Boştinaru, vicepresidente S&D per gli affari esteri, dichiara:

“È un giorno molto importante per l'Albania e l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia. Un chiaro segnale per tutta la regione dei Balcani occidentali che gli sforzi vengono ripagati. Abbiamo sempre detto che il futuro dell'Unione europea include, senza alcun dubbio, i Balcani occidentali. Confidiamo che le raccomandazioni formulate oggi incoraggeranno ulteriormente i paesi a proseguire sulla strada delle riforme.

“L'Unione europea dovrebbe adesso mettere in pratica le parole: promuovere una maggiore cooperazione regionale e assicurare l'attuazione delle riforme rafforzando la sua credibilità nella regione e sostenendo l'attuazione di un modello sociale ed economico sostenibile nei paesi dei Balcani occidentali. Per garantire ciò abbiamo bisogno della presenza dell'Ue, di più iniziative, programmi e investimenti e di maggiori risorse stanziate.

“Ultimo ma non meno importante, poiché sono convinto che la Turchia sia ancora un partner per l'Unione, è essenziale essere credibili nella nostra condanna alle violazioni dei diritti umani”.

 

Knut Fleckenstein, portavoce S&D per gli affari esteri e relatore del Parlamento europeo sull'Albania, afferma:

“Questa raccomandazione è un premio ai meriti dell'Albania. Il paese sta attraversando una profonda riforma del sistema giudiziario che sottolinea fortemente la sua ambizione europea e accresce i progressi su altre priorità chiave. Inoltre, l'esperienza dell'Albania con questa riforma sarà utile anche per altri paesi della regione. Conto sul Consiglio europeo di giugno per portare avanti il processo di adesione del Paese. Questo impegna l'Albania a mantenere il suo livello di ambizione e ad affrontare i compiti rimanenti senza ulteriori ritardi.

“Nei mesi scorsi, l'ex Repubblica jugoslava di Macedonia ha dimostrato la genuina volontà politica di spingere sulle riforme. La disponibilità della Commissione a riconoscere questo enorme sforzo di riforma dovrebbe essere accompagnata da un sostegno costante all'attuazione delle priorità di riforma urgenti. Sarà inoltre importante creare un forte consenso per le riforme relative all'Ue tra governo e opposizione, politica e società civile. La raccomandazione della Commissione per l'apertura dei negoziati di adesione, che fa seguito a un processo iniziato nel 2009, vincolerà fermamente il paese sulla via delle riforme legate all'adesione. È giunto il momento di avanzare anche sul problema del nome.

“Ci rammarichiamo del fatto che per la prima volta non sia stato possibile presentare e discutere i rapporti sul pacchetto sull'ampliamento nella commissione parlamentare Affari esteri. Chiediamo alla Commissione di garantire che i deputati eletti del Parlamento siano pienamente e tempestivamente informati”.

 

L'eurodeputata S&D Kati Piri, relatrice del Parlamento europeo sulla Turchia, ha aggiunto:

“L'analisi della Commissione sugli sviluppi in Turchia lascia, come previsto, molta tristezza. Tuttavia, la Commissione europea non riesce a trarre alcuna conseguenza politica. L'illusione dell'adesione all'Ue è mantenuta viva, anche quando è stata approvata una nuova Costituzione che non riesce a salvaguardare i principi fondamentali di una democrazia. La Commissione ha perso l'opportunità di inviare un messaggio chiaro al presidente Erdogan, di dire chiaramente che le sue politiche avranno conseguenze sul processo di adesione della Turchia all'Ue. Cosi' come già fatto l'anno scorso dal Parlamento europeo”.

Contatto/i stampa S&D