S&D: “Bene l’allargamento dei colloqui sul nucleare con l’Iran. Appello a tutte le parti affinché raggiungano un accordo finale”

Il gruppo S&D accoglie con soddisfazione l’ampliamento dei colloqui sul nucleare tra gli 'E3+3' (Francia, Germania e Regno unito, più Usa, Cina e Russia) e l’Iran. Nonostante un accordo finale e omnicomprensivo non sia stato raggiunto entro la deadline del 24 novembre, è stato comunque evitato il naufragio dei colloqui e un ritorno allo scontro. Tutte le parti si sono impegnate in colloqui serrati e seri che hanno mostrano una comune ricerca di una soluzione diplomatica.

L’eurodeputato e vicepresidente S&D per gli Affari esteri, Victor Boştinaru, dichiara:

"Ci appelliamo a tutte le parti, in particolare agli Usa e all’Iran, di compiere gli ultimi passi verso un accordo reciprocamente accettabile che assicurerebbe che il programma nucleare dell’Iran sia esclusivamente pacifico e consentire un’attenuazione delle sanzioni necessaria per rendere qualsiasi accordo sostenibile. Il fallimento nel raggiungimento di un compromesso potrebbe incoraggiare gli estremisti di entrambe le parti e aumentare il rischio di far naufragare i colloqui e disperdere i progressi compiuti finora.

"Di contro, un accordo soddisfacente aprirebbe nuove possibilità di cooperazione con l'Iran, che potrebbero avere effetti benefici sulla situazione in Medio Oriente, in particolare nella guerra contro l’Isis e nella stabilizzazione dell'Afghanistan. Consentirebbe anche di creare un clima migliore per affrontare altre sfide, come la situazione dei diritti umani in Iran".

L’eurodeputato Richard Howitt, coordinatore S&D per gli Affari esteri, afferma:

“Le conseguenze per la regione e il mondo intero del raggiungimento di un accordo con l’Iran restano critiche: quindi dovremmo accogliere con favore la dichiarazione fatta dai nostri negoziatori Ue secondo cui sono stati compiuti reali progressi questa settimana e sostenere pertanto la continuazione dei colloqui .

“I Socialisti e Democratici sollecitano impegno tra l'Unione europea e l'Iran e reputano che un accordo globale sulla questione nucleare sia un passo essenziale per la realizzazione di riforme all'interno del Paese e per la pace nella regione. "