La Commissione europea oggi ha finalmente proposto una riforma delle regole commerciali dell'Ue sull'esportazione di prodotti che possono essere usati per scopi militari, di tortura e di sorveglianza. I Socialisti e Democratici si stanno battendo per questa proposta da due anni e faranno in modo che il testo esca dal Parlamento con i necessati miglioramenti e con lo scopo di farlo entrare in vigore il prima possibile.

Il portavoce S&D per il commercio, David Martin, dichiara:

“Sono tempi duri per i democratici e i difensori delle libertà in tante parti del mondo. Non vogliamo contribuire in alcun modo ad aiutare i dittatori a controllare e a vessare le popolazioni. Ecco perché è urgente aggiornare la normativa Ue sull'export dei beni e delle tecnologie a doppio uso.

“Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione, cosi' come i software di sorveglianza devono essere messi sotto controllo. Sappiamo come in passato i software siano serviti a controllare le conversazione telefoniche, a monitorare le attività e le comunicazioni degli attivisti dei diritti umani e a tracciare i loro spostamenti. Non vogliamo più che i prodotti e i servizi europei contribuiscano a cio'.

“La politica Ue sul commercio deve attenersi ai valori che la ispirano e contribuire a promuovere la dignità umana, i diritti umani e le libertà individuali. Una politica commerciale eticamente orientata è un aspetto chiave della strategia della nuova Commissione. Una strategia che sosteniamo in pieno”.