S&D: “Abbiamo compiuto un passo cruciale verso un futuro sostenibile rendendo gli oggetti in plastica monouso uno spreco del passato”

I Socialisti e Democratici al Parlamento europeo hanno ancora una volta guidato la battaglia cruciale per una transizione rapida e sostenibile verso un'economia circolare. Oggi, in commissione Ambiente, salute pubblica e sicurezza alimentare, siamo riusciti a far approvare la relazione sulla plastica monouso. L'obiettivo principale che abbiamo fissato con questo rapporto è quello di prevenire e ridurre i rifiuti di plastica provenienti da articoli monouso, introducendo una vasta gamma di misure tra cui obiettivi nazionali di riduzione del consumo, stabilendo un target di contenuto riciclato per bottiglie, fissando obiettivi minimi più alti di raccolta differenziata per le bottiglie di plastica, aumentando la consapevolezza dei consumatori con una migliore etichettatura e costringendo i produttori a pagare per i rifiuti che producono e che hanno un impatto drammatico soprattutto nei nostri oceani.

La plastica costituisce l'80-85% dei rifiuti marini totali e, in base ai conteggi degli oggetti trovati sulle spiagge, il 43% dei rifiuti trovati sulle spiagge europee consiste di 10 specifiche tipologie di articoli in plastica monouso, mentre un altro 27% è fatto di attrezzi da pesca contenenti plastica.

Il relatore ombra S&D, Massimo Paolucci dichiara:

“Siamo orgogliosi di aver spinto il Parlamento europeo a fare un grande passo in avanti per salvare gli oceani e diffondere un modo di vivere consapevole che possa andare oltre il ‘gettare’ e la sottocultura dei rifiuti.

“Il testo approvato oggi in commissione Ambiente è sicuramente più ambizioso della proposta avanzata dalla Commissione europea. È molto più preciso rispetto ai tempi di riduzione della plastica per uso singolo e apre la strada a etichette informative molto più chiare e dettagliate. La consapevolezza dei cittadini dell'Ue gioca infatti un ruolo cruciale per raggiungere il nostro obiettivo.

“Grazie al voto di oggi, abbiamo assicurato che entro il 2025 il 90% delle bottiglie di plastica non solo deve essere raccolto ma anche riciclato. La quantità di rifiuti di plastica nell'ambiente marino e oceanico sta aumentando drammaticamente. Questo è particolarmente vero per gli attrezzi da pesca, che - insieme ai 10 articoli di plastica monouso trovati più frequentemente sulle spiagge - rappresentano circa il 70% dei rifiuti marini di plastica.

“Il principio del ‘chi inquina paga’ è stato riaffermato e rafforzato. A partire da ora, chi inquina dovrà coprire i costi di rimozione dei rifiuti per articoli in plastica monouso”.

La coordinatrice S&D per l’ambiente, Miriam Dalli aggiunge:

“Stabilire obiettivi chiari per ridurre l'uso du plastiche monouso porterà ad avere meno rifiuti, la maggior parte dei quali finisce nei nostri mari. I prodotti fatti di plastica monouso sono prevalentemente usati lontano da casa.

“Le materie plastiche monouso hanno un elevato impatto ambientale: non sono riciclabili e soggette a sporcizia, e richiedono pulizie intense. Viene incoraggiato uno passaggio progressivo a usi alternativi. I consumatori sono incentivati a scegliere alternative riutilizzabili e l'industria a creare prodotti più sostenibili.

“Chiediamo ora agli Stati membri di sostenere una riduzione ambiziosa e costante del consumo dei prodotti di plastica monouso, proponendo piani nazionali e obiettivi chiari per raggiungere questi obiettivi”.