Riconoscere lo stato della Palestina è necessario per rafforzare il processo di pace

I Socialisti e Democratici europei hanno chiesto oggi a tutti gli stati membri dell’Ue per riconoscere lo stato della Palestina, sottolineando che questo è assolutamente in linea con la decisione presa dall’Assemblea generale delle Nazioni unite il 29 novembre 2012.

A margine del dibattito di oggi al Parlamento europeo sul riconoscimento dello stato della Palestina, Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici, ha dichiarato:

"Crediamo che l’unica strada per trovare una soluzione duratura al conflitto tra Israele e Palestina è attraverso la soluzione dei due stati basati sui confine del 1967, con Gerusalemme capitale di entrambi i paesi. In questo modo, lo stato di Israele potrebbe vivere in pace e sicurezza al fianco di un indipendente, democratico e operativo stato della Palestina.

"Il gruppo S&D è profondamente preoccupato per lo stallo dei dialoghi e per l’aumento delle tensioni tra israeliani e palestinesi. Condanniamo nella maniera più dura tutte le azioni di terrorismo o violenza contro i cittadini innocenti di Israele e Palestina.

"Ribadiamo il nostro pieno impegno per la sicurezza dello stato israeliano ma allo stesso tempo chiediamo a Israele di fermare ogni insediamento e ogni attività di ampliamento in Cisgiordania, inclusa Gerusalemme est.

"Il gruppo S&D ricorda ai colleghi eurodeputati di tutti i gruppi politici che il Parlamento ha deciso in seduta plenaria che una risoluzione per riconoscere lo stato di Palestina potrebbe essere adottata nella prossima seduta. Il gruppo S&D si aspetta che gli altri gruppi onorino i loro impegni su questa decisione”.

L’eurodeputato e vicepresidente S&D per gli Affari esteri, Victor Boştinaru, afferma:

“Accogliamo con favore l’iniziativa di quei parlamenti nazionali rivolta al riconoscimento dello stato palestinese. Questo riconoscimento e i negoziati potrebbero andare di pari passo perché insieme rappresentano una sfida e un’opportunità ma anche un passo avanti verso una soluzione.

“Detto questo, abbiamo bisogno di andare al di là di un semplice riconoscimento. Il consolidamento dello stato palestinese richiede una strategia comune e aiuti finanziari e logistici da parte dell’Unione europea, degli altri partner internazionali e di Israele stessa.

“L’Unione europa dovrebbe svolgere un ruolo essenziale e insieme con altri attori regionali chiave dovrebbe aiutare a rilanciare il processo di pace e ad assicurare la stabilità in tutta la regione. Solo un accordo sostenibile e un riconoscimento reciproco può garantire il diritto alla pace e alla sicurezza per entrambi i fronti.

“Inoltre, sosteniamo Federica Mogherini, l’Alto rappresentante Ue per gli affari esteri, nei suoi ultimi sforzi e nella cornice di una concreta strategia europea per il Medio Oriente”.