Report Ue sui diritti umani: il gruppo S&D preoccupato per le minacce costanti alla società civile

A seguito dell’adozione di oggi al Parlamento europeo di una risoluzione sul ‘Report annuale 2015 sui diritti umani e la democrazia nel mondo e sulle politiche dell’Unione europea in materia’, il relatore del Parlamento europeo, il vicepresidente S&D Josef Weidenholzer dichiara:

“Il 2015 è stato un anno decisivo per l’Europa. La questione dei rifugiati ha messo alla prova la solidarietà europea più che mai in passato. In tempi di insicurezza e crisi, dobbiamo restare ancorati ai nostri valori cardine: la democrazia, lo stato di diritto e i diritti umani. Dobbiamo fare tutto il possibile per salvaguardarli”.

Weidenholzer ha sottolineato il numero crescente a livello globale di violazioni di diritti umani nel corso dell’anno passato:

“Il report annuale mostra chiaramente la situazione disperata che affrontano i difensori dei diritti umani in tutto il mondo e come deputati del Parlamento europeo siamo profondamente preoccupati dei tentativi sempre maggiori di ridurre lo spazio di azione della società civile e delle ong, cosi’ come dal numero crescente di leggi repressive che colpiscono il modo in cui esse operano nel mondo. Una società civile libera è alla base di un mondo libero e democratico, un mondo in cui i diritti umani sono protetti e promossi. Chiediamo pertanto che siano rispettati e difesi il diritto a una consulenza legale per gli attivisti, in particolare per coloro che sono stati imprigionati per le loro battagli sui diritti umani.

“Il report annuale è stato approvato a larghissima maggioranza dalla plenaria di Strasburgo. Esso descrive l’approccio Ue sui diritti umani, sui conflitti e sulle crisi e indica come l’Ue possa affrontare le principali sfide su diritti e democrazia nel mondo.

“L’Europa deve assumersi una responsabilità globale e prendere una chiara posizione sui diritti umani”.