Nel primo anniversario dell'adesione dell'Ue alla Convenzione di Istanbul, i deputati S&D chiedono agli Stati membri di ratificarlo al più presto e di accelerare i negoziati per consentire all'Ue di compiere l’ultimo passo verso la definitiva ratifica. La Convenzione di Istanbul è il trattato internazionale più completo e il primo strumento giuridicamente vincolante sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne, inclusa la violenza fisica, psicologica e domestica.

 

La correlatrice del Parlamento europeo sulla Convenzione di Istanbul, l'eurodeputata S&D Christine Revault d'Allonnes-Bonnefoy dichiara:

“Il 13 giugno segna un anno dalla firma della Convenzione di Istanbul da parte dell'Ue, un momento storico per tutte le donne in tutta l'Unione. Le donne vittime di crimini di genere e violenza domestica possono finalmente vedere protetti i loro diritti.

“Tuttavia, i progressi compiuti finora sono deludenti e scoraggianti. Mentre il Parlamento europeo ha accolto con grande favore l'adesione dell'Ue alla Convenzione e, con un'ampia maggioranza, ha adottato una relazione nel settembre 2017 che ne chiede la ratifica, il Consiglio non solo sta perdendo tempo, ma sta attivamente bloccando i progressi sulla base di ragioni legali. Rifiutiamo questi argomenti perché non hanno alcun fondamento.

“Nel frattempo, i livelli di violenza contro le donne in tutta l'Ue rimangono allarmanti. È vergognoso che 10 Stati membri non abbiano ancora ratificato la Convenzione. Noi Socialisti e Democratici chiediamo ai Paesi membri di rispettare gli impegni presi e ratificare, senza indugio, la Convenzione di Istanbul. Lo dobbiamo alle donne e alle ragazze europee”.

 

L'eurodeputata Iratxe García Pérez, portavoce S&D per i diritti delle donne e l'uguaglianza di genere, aggiunge:

“Milioni di donne e ragazze nell’Ue soffrono ogni giorno di continue discriminazioni e violenze basate sul genere, come dimostrano le prove raccolte dall'Agenzia per i diritti fondamentali dell'Unione europea. Sono molestate, picchiate, violentate e persino uccise per il solo fatto di essere donne. Non possiamo più tollerarlo.

“La recente reazione negativa sui diritti delle donne e la fiera opposizione alla ratifica che stiamo osservando al momento è inaccettabile. Chiediamo agli Stati membri di mantenere fermamente il loro impegno nel salvaguardare la dignità di tutte le donne e ragazze nell'Unione europea e ratificare la Convenzione di Istanbul il prima possibile.

“Per noi Socialisti e Democratici, la lotta per porre fine alla violenza contro le donne è una priorità. Continueremo a lottare per proteggerle da ogni forma di violenza e discriminazione”.

 

Nota per la stampa:

Il 13 giugno 2017 l'Ue ha firmato la Convenzione di Istanbul. La Convenzione impegna le parti ad attuare misure per proteggere le vittime, perseguitare gli autori e prevenire i crimini di genere. Il Consiglio d'Europa ha adottato la Convenzione nel 2011, e questa è entrata in vigore nel 2014.

Finora, tutti i paesi dell'Ue hanno firmato la Convenzione di Istanbul, ma 10 Stati membri devono ancora ratificarlo, vale a dire: Bulgaria, Repubblica ceca, Grecia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Slovacchia e Regno Unito.

 

Eurodeputati coinvolti
Presidente
Spagna