Più poteri alla Commissione per contrastare le derive antidemocratiche

Il gruppo S&D si aspetta che la Commissione metta con urgenza sul tavolo una proposta per istituire una procedura di controllo della salute della democrazia e dello stato di diritto negli stati membri.

L’eurodeputata Birgit Sippel, portavoce S&D sulle Libertà civili, la giustizia e gli affari interni, ha detto:

 “Lo stato di diritto è uno dei valori cardine dell’Ue. Lo è al pari di altri valori europei fondamentali, come il rispetto della dignità umana, la libertà, la democrazia, l’uguaglianza e i diritti umani, in particolare per le minoranze. Ciò nonostante, in Europa, questi valori non sono efficacemente garantiti, né protetti ovunque allo stesso modo: episodi di discriminazione, di marginalizzazione e di persecuzione continuano ad accadere quotidianamente.

 “Solo recentemente, i ben noti attacchi del governo ungherese alla libertà di stampa, o le ultimissime prove che dimostrano il coinvolgimento di alcuni paesi dell’Ue nello scandalo delle torture della CIA, hanno evidenziato per l’ennesima volta la necessità sempre più urgente di controlli simili. Eppure, sinora le istituzioni europee sono sembrate impotenti quando è stato loro chiesto di occuparsi di queste preoccupanti derive.

 “Oltre alle procedure di infrazione già previste in caso di violazioni della legislazione europea (come stabilito dall’articolo 7 del TUE), il gruppo S&D ritiene che la Commissione debba disporre anche del potere di indagare su ogni violazione dei principi democratici dell'Ue commesse da uno degli stati membri, e di prendere le adeguate misure una volta chiuse le indagini”.

 Birgit Sippel ha aggiunto:

“I paesi candidati non possono aderire all’Unione europea se non rispettano i diritti umani, il pluralismo e lo stato di diritto. Lo stesso principio va rispettato una volta che questi sono diventati membri dell’Ue, così come per tutti gli altri ‘vecchi ‘ stati membri.

 “L’Unione europea non è un club esclusivo e non vogliamo che l’Ue imponga un rigido codice di comportamento e che esamini le 'buone maniere' dei candidati, ma nemmeno che chiuda un occhio nei confronti dei membri anziani quando questi 'mangiano con le dita'.

 “Il nuovo quadro per la salvaguardia dello stato di diritto, proposto con la comunicazione della Commissione nel marzo 2014, sinora sembra esistere solo sulla carta e, se istituito, non sarà sufficiente. Lo stesso vale per il dialogo annuale sullo stato di diritto avviato dal Consiglio nel dicembre 2014. Sollecitiamo dunque Consiglio e Commissione a proporre un meccanismo efficace per affrontare le minacce allo stato di diritto e per salvaguardare i valori fondamentali dell’Ue".

Eurodeputati coinvolti
Coordinatrice
Germania