Pittella sul piano di investimenti Ue: "Un buon punto di partenza, il dogma dell’austerity è stato infranto”

A margine della presentazione del piano di investimenti da parte del presidente della Commissione Jean-Claude Juncker al Parlamento europeo, il presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici Gianni Pittella ha dichiarato:

"Il paradigma è finalmente cambiato. Dal dogma dell’austerità senza se e senza ma dell’era Barroso, ci stiamo adesso muovendo verso una nuova fase incentrata sugli investimenti, sull’occupazione e sulla crescita. Questo è solo l’inizio di un processo che è necessario, ma siamo comunque a un punto di svolta. I contributi degli stati membri al nuovo fondo per gli investimenti saranno scorporati dal calcolo dei loro deficit e dei loro debiti nazionali. Abbiamo infranto il tabù della rigidità. Non si tratta di infrangere le regole ma piuttosto di rispondere alla necessità degli stati membri di poter contare su regole flessibili che possano essere applicate in modo intelligente. Questo è il chiaro esito della nostra battaglia politica. Il gruppo S&D ha combattuto con forza per questo e noi possiamo adesso essere orgogliosi di questo traguardo.
 
"Senza dubbio, possiamo fare di più. Abbiamo bisogno di più coraggio rispetto alle risorse pubbliche da mettere sul tavolo. Ci sarebbe piaciuto vedere in maniera significativa più fondi pubblici resi disponibili per attrarre investimenti del settore privato per progetti di cambiamento, ma i 21 miliardi sono un buon punto di partenza. Condividiamo la volontà espressa da Juncker di estendere il piano al di là dei primi tre anni, dal momento che questo – come crediamo – potrebbe innescare la ripresa e la crescita economica.

"Gli stati membri devono essere incoraggiati a contribuire al fondo di investimenti.

"Insisteremo sulla flessibilità per consentire agli stati membri più spazio di manovra per investire. In aggiunta, reputiamo necessarie anche delle chiare priorità di investimento, specialmente nel quadro della costruzione di un’economia sostenibile, della transizione energetica e del sostegno alle piccole e medie imprese .

"Non siamo interessati a ciò che le agenzie di rating dicono, ci interessano le vite delle persone. Giudicheremo l’efficacia di questo piano sulla base del numero di posti di lavoro creati.

"Non possiamo perdere questa opportunità. Stiamo facendo un primo passo nella giusta direzione, ma sarà una strada lunga”.