Pittella su Israele e Palestina: “Abbiamo perso la generazione di Oslo, subito nuovi colloqui di pace per evitare di perdere la prossima”

A margine delle dichiarazioni di Federica Mogherini, Alto rappresentante dell'Ue per gli Affari esteri e la sicurezza, sulla situazione in Israele e Palestina fatte nel corso della sessione plenaria del Parlamento europeo di Strasburgo, il presidente del gruppo S&D, Gianni Pittella, dichiara:
 
“In Israele e Palestina la violenza è ciclica. Le ragioni sono antiche e sempre le stesse: l'incapacità di affrontare i problemi alla loro radice.
 
“L'occupazione della Palestina è assolutamente inaccettabile, ma ugualmente inaccettabile è il clima di terrore nel quale gli israeliani sono costretti a vivere. Dobbiamo sempre ricordarci che i giovani palestinesi che si uniscono all'Intifada appartengono alla generazione di Oslo, una generazione tradita più e più volte da promesse vuote. La sola opzione è la soluzione dei due Stati, con la quale Israele e Palestina vivrebbero insieme in pace e sicurezza, riconoscendo i confini del 1967. A tal riguardo, l'Europa dovrebbe avere un ruolo importante, in quanto principale donatore nei confronti della Palestina e primo partner commerciale di Israele.

“Europa, Palestina e Israele hanno un nemico comune, l'estremismo violento, che si tratti di Daesh o di coloro che incitano all'odio. Per questo motivo tutti i governi nazionali devono sostenere e rafforzare gli sforzi di Federica Mogherini. Ribadiamo la necessità di combattere i veri nemici del processo di pace (gli estremisti di entrambe le parti, quella israeliana e quella  palestinese) per evitare di perdere un'altra generazione”.