Pittella: “Sosteniamo le prospettive europee dei Balcani occidentali”

Intervenendo al seminario, organizzato oggi dal gruppo S&D al Parlamento europeo, con i leader socialdemocratici dei gruppi parlamentari e con diversi rappresentanti della società civile provenienti dai Balcani occidentali, Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici, ha detto:

“L'incontro di oggi con diversi leader politici e rappresentanti della società civile provenienti dai Balcani occidentali, dimostra chiaramente il nostro impegno sulle politiche di allargamento dell'Ue e per le prospettive europee di tutti questi paesi.

“Dobbiamo interagire meglio e lavorare insieme per affrontare sia l'allargamento che la crisi dei rifugiati, respingendo l'idea di una fortezza europea.

“La crisi dei rifugiati ci offre l'opportunità di mettere in pratica i nostri valori e di mostrare filantropia e umanità ai rifugiati, e solidarietà nei confronti dei paesi che offrono protezione ai rifugiati e ai migranti più vulnerabili.

“I paesi dei Balcani occidentali, e in particolare Serbia e Macedonia, hanno subito enormi pressioni a causa dell'attuale crisi, e hanno reagito bene, molto meglio di alcuni Stati membri dell'Ue.

Knut Fleckenstein, vicepresidente S&D responsabile per gli affari esteri, ha aggiunto:

“Il gruppo S&D dà pieno supporto alle politiche di allargamento dell'Ue ai paesi dei Balcani occidentali, e considera l'allargamento uno strumento per costruire società stabili, basate sui valori democratici.

“Abbiamo avuto un ruolo chiave nella creazione della struttura legislativa per lo strumento di assistenza preadesione  (IPA II), per l'esercizio 2014-2020, essendo stati relatori. I nostri membri hanno negoziato l'IPA II con Consiglio e Commissione, e questo strumento avrà a disposizione 11,7 miliardi di euro nel prossimo esercizio. Abbiamo garantito che la spesa per la preadesione sarà più efficiente, e con un maggior controllo democratico.

“Vogliamo che i paesi dei Balcani occidentali si concentrino sui preparativi per l'adesione, per mandare avanti il processo di allargamento in una serie di aree chiave. Tra queste, il funzionamento delle istituzioni che garantiscono la democrazia, lo Stato di diritto, la libertà di espressione e i diritti fondamentali.

“Per questo, chiediamo alla Commissione di dimostrare il proprio impegno a tenere viva la politica di allargamento lavorando duramente per l'apertura di nuovi capitoli di negoziato con Turchia, Montenegro e Serbia, e ad affrontare le sfide in Bosnia Erzegovina, Macedonia, Albania e Kosovo, perché continuino a realizzare progressi concreti nel 2015 nel loro cammino di integrazione con l'Ue”.