Pittella "Le riforme sono la migliore garanzia per un’Ucraina forte, indipendente e

Nella due giorni di missione a Kiev, Gianni Pittella, presidente del gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo, ha incontrato le più alte autorità ucraine (il presidente Petro Poroshenko, il primo ministro Arseniy Yatseniuk e il presidente della Rada Volodymyr Hroysman). Pittella ha sottolineato l’importanza di attuare riforme politiche e socioeconomiche come migliore garanzia per una Ucraina forte, indipendente e sovrana.

 

"La difesa più efficace per la sovranità e l’indipendenza ucraina sta nell’attuare in tempi rapidi le riforme: un sistema giuridico imparziale e affidabile, lo stato di diritto, la lotta alla corruzione, la decentralizzazione, la libertà dei media e i diritti delle minoranze. I cittadini ucraini le stanno aspettando. L’Unione europea e i partner orientali le stanno aspettando. L’Ue deve continuare a sostenere gli sforzi del nuovo governo nel costruire una nuova Ucraina, magari anche attraverso un nuova conferenza di donatori. Senza un reale processo di riforme imprenditori e organizzazioni internazionali saranno restii a investire in Ucraina, investimenti che favorirebbero la ripresa economica. Vogliamo che l’Ucraina sia un partner affidabile e non soltanto un paese beneficiario di aiuti.

 

“Questo è il principale messaggio che ho sottolineato nel corso della nostra mission in Ucraina e nei miei incontri con Poroshenko, Yatseniuk e Hroysman. E’ fondamentale che il presidente, il premier e la coalizione di governo lavorino insieme per il bene del popolo ucraino.

 

"L’Unione europea non è stata cieca e muta dinanzi all’atteggiamento aggressivo della Russia. Chiediamo che la Russia rispetti pienamente gli accordi di Minsk. Il mantenimento, il rafforzamento o la revoca delle sanzioni dipenderanno da come la Russia intenderà agire in merito.

 

"Nel riconoscere il diritto dell’Ucraina a candidarsi alla NATO, ribadiamo al contempo che non è il momento per queste discussioni e sottolineiamo che una più stretta relazione con l’Ue non implica l’appartenenza alla NATO.

 

"Siamo d’accordo con il presidente Poroshenko e con le intenzioni del governo sulla necessità di fare passi avanti verso un accordo pacifico del conflitto nell’Est Ucraina. E’ tempo di iniziare un processo inclusivo di riconciliazione”.