Pittella: la ratifica dell’accordo della COP21 mostra che l’Ue unita puo’ essere leader, questa è l’Ue che i cittadini vogliono

Alla presenza del segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e del ministro francese Ségolène Royale, il Parlamento ha oggi approvato la ratifica dell’accordo mondiale sul clima COP21 raggiunto lo scorso anno a Parigi.

Il presidente S&D Gianni Pittella dichiara:

“L’Ue, e specialmente i Progressisti europei, hanno lavorato intensamente per il successo della conferenza di Parigi sul clima, con l’obiettivo di raggiungere un accordo ambizioso e una rapida attuazione di esso, in modo che l’Ue non restasse indietro nella ratifica rispetto a paesi come gli Stati Uniti e la Cina.  

“Una risposta efficace e responsabiule ai rischi climatici globali è la migliore eredità che possiamo lasciare alle future generaioni. Non c’è tempo da perdere o le conseguenze umane, economiche e ambientali saranno catastrofiche.

“Per una volta l’Unione europea ha usato tutto il suo potenziale per una ratifica rapida di un accordo internazionale. Cio’ dimostra che l’Ue puo’ reagire in tempo ed efficacemente quando gli Stati mettono il bene comune davanti agli interessi di parte. Questa è l’Ue che i cittadini vogliono”.

La vicepresidente S&D per la sostenibilità, Kathleen Van Brempt, dichiara:

“Dando il suo consenso alla ratifica dell’accordo sul clima di Parigi, il Parlamento europeo sta mantenendo gli impegni presi dagli Stati membri. Sebbene molti di questi paesi debbano ancora ratificare l’accordo, l’Unione già oggi puo’ garantire un rapido avvio di COP21.

“L’Ue e i suoi Stati membri tuttavia dovranno mettere in pratica quel che predicano, garantendo investimenti concreti in tecnologie pulite, energie rinnovabili ed efficienza energetica. Per alcuni paesi dell’Est Europa e dell’Europa centrale sarà un duro compito, dato che devono confrontarsi con infrastrutture energetiche vetuste.

“Per questo, l’Ue deve aiutare questi paesi nella transizione verso l’area a basse emissioni di carbonio, creando per esempio un adeguato fondo (che usi i ricavi delle aste del Sistema di scambio dele emissioni) per facilitare il reimpiego di lavoratori delle industrie colpite, la creazioni di imprese, la formazione e la protezioni sociale. La solidarietà tra gli Stati membri sarà la chiave perché l’accordo di Parigi sia un vero successo”.

Eurodeputati coinvolti