In risposta a una intervista del presidente dell'Eurogruppo rilasciata a diversi quotidiani, Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D, ha dichiarato:

 

“Nel valutare i bilanci nazionali, la Commissione e il suo presidente Jean-Claude Juncker hanno applicato le regole in una maniera flessibile e intelligente, come tra l'altro prevedono le stesse norme di bilancio dell'Ue,  nell'ottica di dare una spinta al'economia. E' per questo che riteniamo sbagliata la dichiarazione di Dijsselbloem sulla flessibilità.


"Dijsselbloem dovrebbe sapere bene che, per il gruppo dei Socialisti e Democratici, la flessibilità di bilancio rappresenta un traguardo essenziale e non negoziabile, un traguardo che giustifica il nostro sostegno alla Commissione.


"Per questa ragione, chiediamo a Djisselbloem di incontrare il nostro gruppo per spiegare e chiarire la sua posizione”.

Maria João Rodrigues, vicepresidente S&D per le politiche sociali ed economiche, afferma:

"Sarebbe di sicuro sbagliato frenare la ripresa in corso in Europa e i percorsi di riforme e investimenti mirati alla crescita attraverso una interpretazione ridida del Patto di stabilità e crescita. Quando si parla di consolidamento fiscale, gli obiettivi centrali dovrebbero essere il superamento della Procedure di deficit eccessivo e la sostenibilità dei debiti pubblici. Ma cio' dipende anche da tassi di crescita più alti. A seguito di una chiara richiesta del gruppo S&D, la Commissione ha con intelligenza identificato nel Patto di stabilità un certo margine di flessibilità per raggiungere gli obiettivi riguardanti gli investimenti, le riforme e il ciclo economico. Ci attendiamo che la Commissione tratti nello stesso modo i paesi più grandi e quelli più piccoli. Inoltre, l'avanzare di nuove sfide come l'emergenza migranti e i rischi per la sicurezza devono essere affrontati e i governi devono essere messi nelle condizioni di farlo.


"L'Europa non puo' venire paralizzata da un'applicazione miope delle regole suu deficit e debito. I tassi sui prestiti di lungo termine sono bassi e questo crea un'ambiente favorevole per investire e rafforzare la produttività e la competitività dell'Europa. Un eccessivo consolidamento fiscale distruggerebbe la potenziale crescita dell'Europa e diverse nuovi posti di lavoro”.

La portavoce del  gruppo S&D Group per gli affari economici e monetari, Pervenche Berès aggiunge: 

“In questa situazione, coloro che chiedono che le regole siano applicate, devono ricordarsi che vanno applicate tutte le regole, comprese quelle che consentono la flessibilità. La flessibilità fa parte della normativa finanziaria dell'Europa”.