Pittella: “La crisi migratoria nei Balcani occidentali dimostra ancora l'urgenza di un meccanismo permanente europeo”

In seguito alla conclusione dell'incontro di ieri dei leader europei a Bruxelles sulla rotta migratoria dei Balcani occidentali, il presidente del gruppo S&D del Parlamento europeo, Gianni Pittella, ha dichiarato:
 
“Questa crisi migratoria senza precedenti necessita di una solidarietà senza precedenti. Un approccio puramente nazionale è inefficace e controproducente; questo vale anche per i Balcani occidentali. Questi paesi dovrebbero collaborare a stretto contatto gli uni con gli altri per garantire stabilità e progresso all'intera regione.
 
“Accogliamo con favore l'impegno immediato dimostrato dal presidente della Commissione Juncker, che ha proposto misure operative chiave nel vertice di ieri, insieme all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), a Frontex e all'Ufficio europeo di sostegno per l'asilo (UESA). Ribadiamo ad ogni modo la necessità urgente di istituire un meccanismo europeo di ridistribuzione permanente e vincolante.
 
“In aggiunta a ciò, gli Stati membri devono rispettare pienamente gli obblighi legali derivanti  dall'accordo di Schengen, assicurando al contempo il rispetto dei diritti umani dei rifugiati. Questa è la nostra linea rossa.
 
“Noi appoggiamo l'approccio del presidente del Parlamento europeo, Martin Schulz, illustrato ieri al vertice con i leader europei: Schulz ha proposto uno scambio di informazioni permanente  tra i paesi lungo la rotta migratoria dei Balcani occidentali, di modo da tenere aperti i canali di comunicazione a tutti i livelli ed evitare così decisioni unilaterali e non coordinate. Il presidente del Parlamento ha espresso inoltre la necessità di fare tutto il possibile per evitare di innescare tensioni o recriminazioni in una regione già di per sé instabile, e ha affermato che occorre offrire immediatamente solidarietà e inviare forniture di emergenza a chi ne ha bisogno. Infine, ha parlato della necessità di misure di solidarietà sostenibili e vincolanti attraverso le istituzioni comunitarie. Si tratta di punti fondamentali per garantire una gestione efficace dell'immigrazione nella regione.

“L'Europa non dovrebbe dimenticare le proprie responsabilità nei confronti dei Balcani occidentali, e deve supportare gli sforzi umanitari di questi paesi attraverso un'immediata assistenza finanziaria”.
 
Tanja Fajon, vicepresidente S&D, ha affermato:
 
“Giudico favorevolmente le misure adottate nell'incontro di ieri dei leader europei, che sono estremamente necessarie per gestire i flussi di rifugiati nei Balcani occidentali. Sono felice di vedere che lo 'scambio permanente di informazioni' è in cima alla lista delle misure, e lancio un appello agli attori coinvolti perché affrontino la questione nella maniera più urgente possibile.
 
“Ciò a cui abbiamo assistito in Slovenia negli ultimi giorni – paesi confinanti che si rifiutano di passare informazioni esatte sui flussi di rifugiati e sui luoghi d'ingresso – è assolutamente inaccettabile! Questa è una sfida europea comune, che gli Stati membri devono risolvere insieme, anziché scaricarsi il fardello l'uno sull'altro.

“E' il momento di adottare un approccio comune e coordinato, dimostrando valori europei autentici come solidarietà e responsabilità. Non è il momento di voltare le spalle gli uni agli altri. Sollecito tutti i paesi e i loro leader presenti al vertice di ieri a iniziare ad attuare queste misure immediatamente e a garantire che non diventino vuote parole su un foglio di carta”.

 

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